chi gioca con il fuoco...

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  1. LastOfTheWilds
     
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    La mattina ci ritrovammo tutti e sei a fare colazione. Non vi dico, i visi di noi tutti parlavano da soli, ma soprattutto noi uomini eravamo distrutti e a sottolineare questa nostra condizione fisica c’erano dei solchi al posto delle occhiaie.
    Io e Franco a quel punto chiedemmo una tregua, perché era vero che eravamo in viaggio di nozze, e quindi era insito che avremmo dovuto darci sotto con il sesso, ma ormai la misura era colma o per meglio dire i nostri coglioni erano vuoti! (leggi “giochi a sei”)
    Le donne protestando mestamente acconsentirono, e Gianni a malincuore dovette adeguarsi, infatti lui non era stanco tanto quanto noi.
    La giornata quindi passò nella maniera più tranquilla: escursione la mattina, sdraio e piscina il pomeriggio e teatro con ristorantino la sera. Per la notte, per evitare che qualcuno di noi potessero fare il furbo e continuare a stancarsi, optammo per una divisione sessista, uomini con uomini e donne don donne, perciò io, Gianni e Franco andammo nella mia cabina e le nostre tre consorti si diressero verso la cabina di Domenica.
    Appena giunti in cabina ci poggiammo sul letto e ci abbandonammo ad un profondo sonno ristoratore, con il risultato che il mattino seguente a colazione noi maschietti ci sentivamo tutti più arzilli, mentre le signore si presentarono sbadigliando.
    “Ma che avete combinato stanotte? Cris, mica hai scoperto che ti piacciono le femminucce ora?” dissi
    “Macchè, lo sai che da sempre adoro il tuo orsacchiotto!” dicendo questo si volto a guardare Vale e le strizzo l’occhio impercettibilmente, cosa che mi lascio un attimo sconcertato.
    Anche quella giornata trascorse tranquilla mentre tutti aspettavamo la notte. Al ristorante componemmo i terzetti che avrebbero dovuto giocare insieme quella sera, e decidemmo che io e Cris saremmo stati scoppiati, quindi a me sarebbe toccato scoparmi quella quelle gran gnoccolone di Domenica e Valentina mentre la mia Cris sarebbe finita nelle grinfie di Franco e di Gianni.
    Lasciammo il ristorante in fretta senza quasi aver finito di cenare. Appena chiusa la porta della cabina Domenica si getta addosso a Vale iniziandola a baciare.
    “Ragazze, non dimenticatevi di me! Anche se devo dire che questa lesbicata mi gusta mucho” dissi mentre posavo le mie mani sulle loro chiappe.
    Non si fecero pregare, si staccarono e a turno misero le loro lingue nella mia bocca. Mi abbandonai ad una eccezionale limonata a tre.
    Il mio fratellino capì subito che era arrivato il suo momento e si mise sull’attenti.
    Da quel momento non capì più nulla, non so chi mi sbottonò i pantaloni, chi me li sfilò o chi per prima cominciò a sbocchinarmi, eravamo tre corpi che si mescolavano sinuosamente.
    Mentre io scopava la Adv figa di Domenica questa leccava la figa della Vale, e quando inculavo Vale, Domenica gli leccava la figa. L’orgia ebbe termine solo dopo qualche ora. Non avrei mai pensato di avere tanta resistenza, ma capirete bene che la presenza di due strafighe dentro la stessa cabina era più efficace del viagra.
    La prima volta sborrai nella bocca di Vale che ne ingoiò la maggior parte e la restante parte la diede a Domenica passandogliela attraverso un bacio mozzafiato.
    Cose così le avevo viste solo nei film, pensando che difficilmente accadono nella realtà, ma se ti capita di vederlo in prima persona, beh allora non ci sono scuse, l’uccello appena messosi a riposo non può non reagire!
    E così mentre le donne si leccavano, io ripresomi, mi piazzai tra di loro. Il mio uccello fu tirato di nuovo a lucido prima nella bocca dell’una poi in quella dell’altra, per poi finire prima nel culo dell’una e poi nella fica dell’altra.
    Insomma, mi spomparono per bene e la mattina dopo Cris se ne accorse facilmente.
    “Bravo il mio Ale si è divertito molto stanotte!” disse Cris.
    “Sicuro, ma vedo che anche tu non hai certo perso il tuo tempo a parlare, vero Franco?” dissi.
    Franco con aria soddisfatta, di chi ha scopato tanto e bene mi disse: “Cris è un portento! Beato te”
    Coglione, non hai visto all’opera Domenica! Non hai ancora capito che gran prosciugatrice di coglioni è!, pensai tra me. Le provocazioni finirono là, sapete quando ci sono situazioni di scambio è vero che c’è tanto piacere e tanto divertimento ma è anche vero che un po’ di gelosia comunque viene a galla……
    Le donne quella mattina rimasero in piscina mentre noi andammo in escursione.
    Al rientro ci raccontarono che tre ragazzi spagnoli vedendole sole si erano avvicinati cercando di attaccare bottone.
    “E come avete comunicato?” dissi
    “Sai, a gesti! Quando si vuole, una comunicazione si stabilisce facilmente” disse Domenica
    “Allora come è finita? Spero non nella cabina!” disse Gianni
    “Gianni non arrabbiarti ma devo confessarti che uno di loro ci ha chiesto di ripulirgli le cappelle che erano sporche e un po’ arrugginite. Sai non abbiamo saputo resistere e siamo andate nella loro cabina…. Ma non ci siamo fatte scopare, li abbiamo solo spompinati” disse Vale con fare dispiaciuto
    “Cristina, è vero?”dissi
    “Si, ma ora siamo dispiaciute, scusami!” disse Cris
    “Okay, non avevamo stabilito che i giochi dovevano essere solo tra noi sei, quindi a questo punto siamo uno a zero per voi, quindi sappi che in questi ultimi due giorni mi sentirò libero di guardarmi intorno!” dissi risentito.
    “Già, Ale ha ragione” disse Franco a Domenica “aspettati di tutto”
    Noi maschietti quindi ci allontanammo e andammo a pranzare da soli e continuammo a mantenere il broncio per tutto il pomeriggio.
    Ci incontrammo con le donne solo a ristorante dove le trovammo già sedute, infatti noi per evitarle ci eravamo andati a cambiare poco prima di cena.
    Per farsi perdonare ci offrirono il dolce e del buon vino aspettando di consumare la serata.
    Questa volta era il turno di Domenica e Franco ad essere scoppiati, quindi insieme a Gianni e Domenica ci dirigemmo nella mia cabina. Chiusa la porta Domenica mi disse “non dire nulla a Franco, ma quando ci si mette è davvero pesante. Non ha capito che scherzavamo sulla storia dei ragazzi spagnoli e sicuramente questa cosa me la farà pesare ancora molto tempo”
    “Ah, quindi era tutto uno scherzo?” dissi mentre guardavo Gianni che si sfilava i pantaloni “però Gianni non perdi tempo”
    Domenica si avvicinò a Gianni gli mise la mano sul cazzo che aveva già gonfiato i boxer, lo liberò e si avventò sopra. Devo ammettere che Gianni era proprio ben messo, sembrava avesse un tronchetto tra le gambe.
    “Oggi è tutto mio. Voglio che mi allarghiate tutti i buchi.” disse Domenica.
    Non mi feci pregare, mi abbassai i pantaloni e i boxer, avevo l’uccello già in tiro, passai un po’ di saliva sulla cappella e senza preamboli mi misi dietro Domenica che era china a spompinare Gianni e la inculai, lei non era pronta e forse si fece un po’ male, ma non potè fare altro che rimanere ferma e subire quella piacevole violenza.
    “Ah, è così che vanno prese le troie come te, a sangue!” dissi
    Dopo un po’ il dolore si trasformo in piacere e lei cominciò a muoversi ritmicamente assecondando i miei colpi e gustando gli affondi.
    La serata era appena cominciata ma io dopo un po’ venni nel suo meraviglioso culo mentre lei aveva ancora l’uccello di Gianni in bocca.
    Liberato un buco, si rialzo e si piantò il tronchetto nella fica mentre con una mano cominciò a giocare con i miei coglioni.
    “Dai stasera vi voglio tutti e due dentro di me, insieme! Ale non farti pregare e fai vedere che uomo sei!” disse la zoccola
    Con un po’ di fatica mi ripresi e lei passò l’uccello di Gianni nel culo mostrandomi la fica allargata e dicendo “vedi ora è vuota, la puoi riempire altrimenti rischio di prendere qualche colpo d’aria”
    Entrai dentro di lei e cominciammo a muoverci insieme. Venimmo tutti e tre nello stesso momento e il viso di Domenica sembrò quasi trasfigurarsi dal piacere.
    All’indomani mattina ci ritrovammo ancora sul ponte per fare colazione. Decidemmo di non uscire in escursione ma piuttosto di rimanere a bordo per goderci la vacanza e rilassarci.
    In mattinata, mentre la vale era in vasca idromassaggio, le si avvicinò per un attimo un ragazzo che la salutò in strano modo e scambiò qualche parola.
    “Ecco quella gran troiana di Valentina all’opera” dissi sottovoce a Franco, cercando di non farmi sentire da Gianni.
    A pranzo seduti davanti al vassoio di cibo messicano, ci ritrovammo a parlare del fatto che ormai tutti i turni erano stati rispettati, cioè tutte le coppie erano state scoppiate e messe al centro dell’attenzione e poiché quella sarebbe stata l’ultima notte del nostro viaggio dovevamo sicuramente chiudere in bellezza con una ammucchiata generale: tutti e sei insieme!
    “Così vedrò ti vedrò all’opera, so che sei diventata una porca impareggiabile” dissi a Cristina.
    “Rimarrai a bocca aperta” rispose.
    La notte arrivò con molta calma, ma quando fu il momento, ci rinchiudemmo nella cabina di Gianni e demmo inizio l’orgia. Le donne cominciarono a giocare tra di loro. Domenica e Vale si bacavano mentre la mia Cris cominciò a stuzzicare il tronchetto di Gianni.
    “Brava la mia mogliettina, la capisce la roba buona” dissi.
    “Oggi è l’ultima sera che mi posso godere l’arnese di Gianni, non mi dire niente, capiscimi, il tuo in confronto è un giocattolo” rispose.
    Colpito e affondato! Il mio orgoglio era arrivato sotto i piedi. Non rimaneva altro che divertirsi con Domenica e Valentina che avevano cominciato a spompinare Franco. Mi avvicinai e proposi il mio uccello. Domenica vistomi armato si mise a pecorina e in una sola botta le entrai dentro cominciando a chiavarla. Vale si propose anche lei a pecora e così chiavai anche lei alternatamene, tre colpi a una e tre all’altra, mescolando il brodo dell’una con quello dell’altra. Quindi mi dedicai totalmente a Domenica mentre Franco si prendeva cura di Valentina. Quando tutti noi fummo venuti almeno due volte, le donne, distese sul letto, ci dissero che avevano ancora voglia, ma l’unico problema era che noi eravamo alla frutta.
    “Questa notte per noi deve essere indimenticabile, quindi o provvedete voi a soddisfarci oppure….” disse Vale maneggiando il cellulare.
    Dopo pochi minuti bussarono alla porta e quando aprii si presentarono tre bei ragazzi che sembravano usciti da una rivista per body builder.
    “E’ qui la festa?” disse uno di loro
    “Certo cari, entrate pure e fateci la festa” disse Cris.
    “Chi sono sti tipi?” disse Franco.
    “Caro, sono i ragazzi di cui ti abbiamo parlato ieri!” rispose Domenica
    “Ma non era uno scherzo?” dissi.
    “Infatti, sono italiani e non spagnoli e poi ieri non li abbiamo sbocchinati, c’è li siamo scopati, mentre il lavoro di bocca risale alla sera in cui ci avete lasciate sole!” rispose Domenica.
    E’ inutile dirlo, loro erano freschi, le nostre donne erano ancora calde, l’orgia continuò ma questa volta a noi maritini, ormai fuori uso, non rimaneva altro che guardare oppure andare via.
    Io ingelosito, non volendo fare una scenata davanti a tutti, lasciai la cabina e andai a dormire, dopo un po’ mi seguirono gli altri due.
    Le donne la mattina seguente si fecero vedere solo a metà mattina dicendo che si erano divertite tutta la notte.
    Prima di salutarci con Gianni e Vale, ci scambiammo i numeri e le signore, visto il successo e il divertimento, proposero un’altra crociera per l’anno successivo.
    Io dal canto mio, avevo giocato col fuoco, e ne ero rimasto un po’ scottato; avevo conosciuto alcuni cose di Cristina che non tanto mi erano piaciute, quindi dovevamo prima chiarire alcune cose e poi magari pensare di proseguire la nostra vita matrimoniale...non avevo alcuna intenzione di fare un’altra crociera.
     
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  2. Eolo1
     
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    Certamente è divertente l'orgia, ne ho fatto un paio da scapolo, ora però la mia donna me la scopo io e, guai a chi me la tocca. Cmq Complimenti all'autore, è eccitante. Bravo
     
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1 replies since 28/2/2010, 22:51   11144 views
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