prelievo dello sperma a scopo diagnostico e le tecniche "moralmente lecite"

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    La diagnosi della fertilità maschile attraverso l'analisi del seme non è per sé immorale. Nessun esame diagnostico è infatti sbagliato in quanto diagnostico; semmai può esserlo per le motivazioni con cui viene richiesto - es. l'aborto eugenetico -, o per i rischi connessi.

    Occorre tuttavia che il metodo di prelievo sia morale, e perciò che sia evitata la masturbazione. La masturbazione è infatti un grave male morale, in quanto scolla radicalmente la sessualità dal suo senso e il piacere sessuale dal suo contesto specifico (nella fattispecie da quell'atto coniugale caratterizzato da un significato procreativo e da un significato unitivo); come tale non può mai essere giustificata, nemmeno per un fine buono. Perché un'azione sia buona, infatti, occorre che anche i mezzi siano buoni, o comunque non immorali, dal momento che il fine non giustifica i mezzi.

    Come precisa l’Istruzione della Congregazione per la Dottrina della Fede Donum Vitae (1987), “la masturbazione, mediante la quale viene normalmente procurato lo sperma, è un […] grave segno di tale dissociazione [fra i due significati dell’atto coniugale]; anche quando è posto in vista della procreazione, il gesto rimane privo del suo significato unitivo” (n. 6)

    Esistono tuttavia tecniche di prelievo del seme eticamente accettabili anche in assenza dell'atto coniugale, come la MESA (Microsurgical Epididymal Sperm Aspiration, cfr. M.L. Di Pietro-E. Sgreccia, Procreazione assistita e fecondazione artificiale tra scienza, bioetica e diritto, La Scuola, Brescia 1999, p. 33). Questo metodo richiede l'anestesia generale del paziente e permette di recuperare spermatozoi che non hanno, però, completato il primo ciclo di maturazione (e ciò richiede un processo di capacitazione in laboratorio abbastanza elaborato).

    Si è tentato anche il metodo chiamato VIRICAR o elettroeiaculazione (cfr. E. Sgreccia, Manuale di bioetica, Vol. I, Vita e Pensiero, Milano 1999, pp. 431-439) che stimolerebbe l'emissione del seme (con spermatozoi più maturi, dunque) senza provocare orgasmo, ma le cui possibilità di diffusione, a causa degli elevati costi e delle incertezze di applicazione, non sono alte. Un altro metodo moralmente lecito è il prelievo dello sperma nell’uretra dopo polluzione involontaria (cfr. ibidem), per quanto di difficile realizzazione.

    In realtà, il mancato perfezionamento di tali tecniche e la scarsa diffusione sono dovuti alla mentalità fondamentalmente edonistica, che non vede nella masturbazione un male, a maggior ragione quando avviene per scopi diagnostici o terapeutici. Rappresentando un sistema facile, economico e abbastanza efficace, il reperimento del seme tramite masturbazione è divenuto prassi ordinaria, spesso neppure messa in discussione. Eppure non si può nascondere che rappresenti anche psicologicamente, oltre che eticamente, un elemento di difficoltà per gli uomini, che talora rinunciano alla diagnosi proprio a causa dell’umiliazione e dello squallore che la fase di prelievo del seme comporta.

    Va inoltre detto che tali indagini diagnostiche al di fuori – ma spesso anche all’interno – del matrimonio partono molte volte già con una scorretta idea di apertura alla vita, ed un conseguente orientamento chiaramente rivolto alla fecondazione artificiale.

    Per i coniugi – o comunque in presenza di “attività sessuale” – la raccolta del seme può avvenire in corrispondenza di un rapporto coniugale, attraverso la raccolta dello sperma nel fondo della vagina, nell’uretra in cui resta un residuo, nella vescica insieme con le urine (trattate con soluzione antiacida) in caso di eiaculazione retrograda (ibidem). Può altresì avvenire con l’utilizzo durante il rapporto di un preservativo perforato, al fine di trattenere parte del seme e tuttavia di non dare origine ad un atto contraccettivo (con condom perforato un eventuale concepimento naturale sarebbe possibile). Naturalmente si può usare anche un preservativo integro, o si può ricorrere al coito interrotto con successiva immediata raccolta del seme in capsula sterile, ma in questi casi si ha di nuovo un’azione moralmente illecita, di tipo contraccettivo, che scinde positivamente l’atto coniugale dal suo significato procreativo.

    dottoressa Navarini, docente presso la Facoltà di Bioetica dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum



    e per rendere l' idea... :rolleyes:

    MESA (Microsurgical Epididymal Sperm Aspiration)

    La MESA può essere effettuata sotto anestesia generale o locale.
    Dopo avere individuato e sezionato la tunica vaginalis, con il microscopio, mediante un ingrandimento 10x-40x, si seleziona l’epididimo più dilatato, si esegue una microincisione a livello della sierosa epididimale, evidenziando inizialmente i tubuli a livello del corpo e poi, via via, più prossimamente, sino alla testa.
    Si seleziona un tubulo sufficientemente dilatato, e si procede alla sua apertura. Gli spermatozoi presenti all’interno vengono così aspirati da un apposito capillare di vetro a punta smussa.
    Il materiale prelevato viene immediatamente esaminato per valutare la presenza degli spermatozoi, e la loro motilità e qualità di progressione.
    Solitamente è necessario prelevare solo pochi ml, in quanto gli spermatozoi sono altamente concentrati a livello dell’epididimo.
    Se la motilità spermatica non è eccellente si procede ad una nuova aspirazione modificando la propria posizione in senso caudo-craniale. Infatti, a livello della testa dell’epididimo, solitamente, si ritrovano gli spermatozoi dotati di maggiore motilità.
    I gameti prelevati chirurgicamente vengono trattati in maniera analoga al materiale ottenuto dall’eiaculato.
    La completa assenza di spermatozoi, dopo ripetuti tentativi, è un’indicazione all’esecuzione del prelievo dal testicolo.
    Il tubulo viene poi suturato.
    La tecnica offre il vantaggio di poter eseguire il prelievo intratubulare sotto diretto controllo visivo, di attuare una corretta emostasi e prelevare gli spermatozoi da più siti.
    Principale effetto collaterale legato alle caratteristiche strutturali dell’epididimo, regione altamente vascolarizzata, è una possibile contaminazione del prelievo con cellule ematiche.

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    L’elettroeiaculazione rettale (spesso definita come EEJ) è una tecnica utilizzata frequentemente per trattare i problemi di eiaculazione nell’uomo con lesione al midollo spinale. E’ un metodo praticato in clinica, dove una sonda elettrica viene inserita attraverso il retto per trasmettere delle onde di stimolazione che influiscono sul rilascio dello sperma. Questo può indurre ad una eiaculazione normale di sperma, ma alcune persone come reazione producono un’eiaculazione retrograda (lo sperma torna verso la vescica, invece di essere espulso dal pene). Quindi, come precauzione, la vescica viene cateterizzata prima di procedere – per rimuovere l’urina, che potrebbe danneggiare lo sperma – e dopo la procedura – rimuovere lo sperma che potrebbe essere entrato nella vescica. Studi recenti mostrano che questa tecnica induce l’eiaculazione nell’80 – 100% degli uomini con tutti i tipi di lesione al midollo spinale.

    Uno svantaggio dell’elettroeiaculazione è che il processo potrebbe essere non molto confortevole. In molti casi, potrebbe essere somministrato un anestetico. Inoltre, l’elettroeiaculazione potrebbe produrre disflessia autonoma negli uomini con lesione al midollo spinale sopra T6. Per questa ragione, il monitoraggio della pressione sanguigna è sempre consigliato durante questa procedura, e un aiuto per un eventuale aumento della pressione deve essere assicurato alle persone più a rischio.

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  2. 6warp9
     
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    ok, niente masturbazione.
    un pompino va bene?
     
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  3. _WERWOLF_
     
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    CITAZIONE (6warp9 @ 15/3/2010, 19:09)
    ok, niente masturbazione.
    un pompino va bene?

    se è bona la dottoressa-infermiera pure due :P
     
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    CITAZIONE (_WERWOLF_ @ 15/3/2010, 20:36)
    CITAZIONE (6warp9 @ 15/3/2010, 19:09)
    ok, niente masturbazione.
    un pompino va bene?

    se è bona la dottoressa-infermiera pure due :P

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  5. <Orlando>
     
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    Come metodo per il prelievo del seme,la masturbazione mi sembra molto più lecita e corretta dei mezzi elencati.
     
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  6. BeautyOfAnnihilation
     
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    CITAZIONE (<Orlando> @ 27/3/2010, 00:12)
    Come metodo per il prelievo del seme,la masturbazione mi sembra molto più lecita e corretta dei mezzi elencati.

    Sì, cioè, l'elettroeiaculazione... :secs: :secs:
    Che roba...
     
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5 replies since 4/2/2010, 22:27   2769 views
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