Perversioni sessuali

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  1. NasTerX
     
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    Dizionario del sesso

    Per orientarsi nei termini della sessuologia perversa:

    Apotemnofilia
    Mania che spinge a cercare partner sessuali con menomazioni fisiche.

    Astinenza Coatta
    Esprime il desiderio ossessivo di onnipotenza, che si manifesta con l'astinenza sessuale autoimposta. Come l'anoressia (che implica la rinuncia assoluta del cibo fino a morire di fame) questo disturbo origina dall'esigenza di dimostrare a se stessi e agli altri la propria forza interiore.

    Bestialismo
    Definito anche zoofilia è la tendenza esclusiva ad avere rapporti con gli animali. In passato era tipico degli ambienti rurali, in generale è praticata come limite estremo di immoralità o desiderio di sensazioni eccentriche.

    Complesso del Re Marco
    Si riferisce al marito di Isotta, Marco appunto, che invia Tristano a cercare sua moglie rendendosi responsabile così del tradimento di lei. Questo complesso detto anche "del terzo escluso" indica l'atteggiamento ambivalente della persona che teme il tradimento, ma nello stesso tempo lo provoca perché animato dal desiderio inconscio di essere punito.

    Coprofagia
    Deviazione sessuale che spinge il soggetto a mangiare gli escrementi per eccitarsi e raggiungere l'orgasmo.

    Coprofilia
    Il soggetto si eccita alla vista della defecazione, all'odore e contatto con gli escrementi.

    Chelidolagnia
    E' la ricerca del piacere attraverso gesti di disprezzo nei confronti della donna. Ne è un esempio tipico l'impulso di strappare gli abiti alla partner e contemporaneamente offenderla, umiliarla. Qualche volta l'individuo raggiunge l'orgasmo deturpando il viso, il corpo, o un abito femminile. Altre si limita a sporcare fotografie, statue o disegni di donne.

    Deviazione del pungitore
    Combinazione sado-maso che consiste nel punzecchiare con un qualsiasi oggetto accuminato parti del corpo del partner. Il pungitore di solito è un uomo, raggiunge l'orgasmo senza bisogno di masturbarsi e spesso punge una parte specifica del corpo femminile: braccia, gambe, seno, orecchie, genitali, glutei). Il gesto è il surrogato della penetrazione.

    Efefilia
    Attrazione sessuale per i tessuti come la seta e il velluto.

    Esibizionismo
    E' una deviazione tipicamente maschile che si manifesta con il bisogno incontrollato di mostrare i genitali in pubblico, specie alle donne. Nasconde l'angoscia di castrazione o comunque il complesso di avere organi genitali inadeguati. Ne soffrono spesso uomini che in passato si sono sentiti umiliati da una donna e cercano un riscatto con l'esibizionismo.

    Feticismo
    Per raggiungere l'orgasmo è necessario un oggetto inanimato, di solito un capo di biancheria intima, ma anche scarpe, stivali, guanti, cappelli, oppure oggetti che richiamano la femminilità come gioielli o prodotti cosmetici. In altri casi il "feticcio" è rappresentato da parti del corpo: gli occhi, le mani, i piedi, le gambe, i glutei. Esiste anche una particolare forma di feticismo detto tricofilo che spinge l'individuo a tagliare i capelli delle donne. E' passato alla storia il "tagliatore di trecce" che sul finire del secolo scorso aggrediva le donne di Parigi con un paio di forbici.

    Fobolagnia
    Si riesce a fare l'amore soltanto in situazioni pericolose. Può essere passiva: si raggiunge l'orgasmo soltanto quando si è in preda alla paura Oppure attiva: si prova piacere terrorizzando il partner.

    Frotteurismo
    Consiste nello sfregamento dei genitali contro un soggetto sconosciuto. Di solito avviene nei luoghi affollati, ma non in modo esibizionistico per garantirsi l'anonimato.

    Iconolagnia
    E' l'esclusiva ricerca della soddisfazione sessuale attraverso le immagini. Non va confusa con la ricerca sporadica dell'eccitazione attraverso film o giornali hard. Chi ha questo problema raggiunge l'orgasmo esclusivamente combinando la contemplazione delle immagini e l'autoerotismo.

    Gerontofilia
    Attrazione sessuale per le persone anziane. Le cause sono il mancato superamento dei complessi infantili di Edipo (amore per la madre) e di Elettra (amore per il padre).

    Ipossifilia
    Forma grave di masochismo con la quale l'individuo ricerca il piacere attraverso qualsiasi gesto che provochi una difficoltà respiratoria. Lacci intorno al collo, sacchetti calati sul viso, maschere, inalazione di sostanze chimiche, compressione del torace sono spesso all'origine di morti accidentali.

    Masochismo
    E' la ricerca del piacere attraverso la violenza fisica o morale, spesso coesiste col sadismo nella stessa persona o all'interno di una coppia in cui i partner si scambiano i ruoli. In questo caso si parla di sadomasochismo. I masochisti, si sottopongono a violenze al limite della sopportabilità: fustigazione, tortura, ma anche comportamenti che si combinano con altre deviazioni come il feticismo.

    Monumentofilia
    E' l'attrazione sessuale per i monumenti funebri che combina esibizionismo, necrofilia e feticismo. Il soggetto si eccita guardando, toccando e tentando il rapporto sessuale con la statua.

    Necrofilia
    Il piacere deriva dall'osservare, ma anche dal contatto sessuale con un cadavere. Può manifestarsi anche in persone apparentemente normali che hanno una vita affettiva e sessuale molto povera. In questi casi di solito si manifesta nella forma di necrofilia simbolica in cui il piacere erotico viene ricercato attraverso la messa in scena e la contemplazione di scene macabre: riti funebri col partner che si finge morto, bare e candelabri.

    Nevrosi della Carmelitana
    Disturbo femminile tipico di chi ha avuto un'infanzia infelice e anormale. Si traduce nella ricerca della sofferenza in tutte le sue forme: dalla malattia alla relazione con un omosessuale, un sadico, un pervertito. L'obbiettivo è essere comunque vittima.

    Ospressiofilia
    E' la ricerca del piacere fiutando odori sgradevoli in particolare quello delle feci, dell'urina, del sudore, della sporcizia personale. Di solito ne sono affetti i masochisti.

    Paggismo
    Forma poetica del masochismo: non implica il sesso ma solo l'idea di servire, proprio come un paggio, una bella donna. Il rapporto quindi è esclusivamente platonico. Nasce come reazione a una tendenza al sadismo che genera sensi di colpa e quindi desiderio di autopunizione che si manifesta con atteggiamenti di servilismo e di rinuncia.

    Picacismo
    Il termine deriva dal latino pica, cioè gazza, uccello che si ciba anche di alimenti normalmente non commestibili, per esempio, prodotti organici.

    Ropofobia
    Paura irrazionale della sporcizia caratterizzata da comportamenti iperigienisti e divieti che ostacolano del tutto anche i più semplici rapporti sociali. Meno che mai facilitano la sessualità.

    Sadismo
    Il piacere deriva dall'infliggere dolore e umiliazione al partner. Sembra che derivi dal bisogno di capovolgere un ruolo vissuto da piccoli in cui il soggetto è stato vittima di abusi e maltrattamenti.

    Travestitismo
    E' la deviazione più frequente tra gli uomini che si vestono da donne per eccitarsi. Benché il travestitismo si associ a un'omosessualità latente, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, l'obiettivo non è un rapporto omosessuale, ma il coito con una donna oppure la masturbazione.

    Voyerismo
    La soddisfazione erotica avviene attraverso la masturbazione mentre si spia da luoghi protetti coppie che fanno l'amore o persone che si stanno spogliando. La caratteristica di questa deviazione è legata alla segretezza della scena erotica, tant'è che il voyeur (guardone) non spia i nudisti sulla spiaggia, dove il nudo è una consuetudine: preferisce guardare a loro insaputa persone che non conosce. La soddisfazione che ne trae è proporzionale al piacere della trasgressione e al rischio di essere scoperto. Il voyeurismo è una forma di impotenza psicologica.

    Urofilia
    Attrazione verso l'atto della minzione, usato come eccitante. E' una condizione ricercata da molte coppie. Non va confusa con l'urolagnia che indica invece la ricerca esclusiva del piacere attraverso la vista della minzione, il contatto e soprattutto l'assunzione di urina.

    Edited by NasTerX - 4/4/2006, 18:49
     
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  2. Vero X
     
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    CITAZIONE (NasTerX @ 4/4/2006, 18:28)
    Coprofagia
    Deviazione sessuale che spinge il soggetto a mangiare gli escrementi per eccitarsi e raggiungere l'orgasmo.

    Coprofilia
    Il soggetto si eccita alla vista della defecazione, all'odore e contatto con gli escrementi.

    Non avevo mai sentito... blink.gif
    P.S.: correggete il titolo, va con una Z sola smile.gif


    Edited by Vero X - 4/4/2006, 20:33
     
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  3. turk
     
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    CITAZIONE (Vero X @ 4/4/2006, 20:32)
    P.S.: correggete il titolo, va con una Z sola smile.gif

    quello è lo stile di nasterx...
     
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  4. Princess_85
     
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    Oh mamma alcune nn le conoscevo!
     
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  5. NasTerX
     
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    cazzo mi sono scordato la Pedofilia :|
     
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  6. stefanya
     
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    blink.gif blink.gif blink.gif
     
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  7. meteoman
     
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    e la pedopornografia
     
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  8. NasTerX
     
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    non è una perversione ... è un commercio su la perversione è Pedofilia+Iconolagnia
     
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  9. meteoman
     
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    e l'assorbentismo? non esiste?io credo di esserne malato
     
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    CITAZIONE (meteoman @ 4/4/2006, 22:57)
    e l'assorbentismo? non esiste?io credo di esserne malato

    tu rientri nella schiera dei feticisti leggiti l'utile topic fatto da Nasterx
     
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  11. meteoman
     
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    non cita però gli assorbenti
     
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    cita le cose infatti...
     
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  13. NasTerX
     
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    Bhe no ... Basta un feticcio inanimato "l'assorbente" in questo caso :| ...
     
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    Definizione ed origini del termine
    Feticismo, si definisce così lo spostamento della META sessuale dalla persona viva nella sua interezza ad un suo sostituto, sia ciò che la sostituisce, una parte del corpo stesso, o una qualità, un indumento o qualsiasi altro oggetto. Il termine feticismo deriva dal portoghese. Quando nel XVIII secolo i mercanti di schiavi portoghesi entrarono per la prima volta a contatto con le religioni animistiche dell'Africa, applicarono agli oggetti di culto animistici il termine feitico, derivato a sua volta dal latino factitius, artificiale. Il significato originario era quindi quello di "oggetto prodotto mediante un procedimento tecnico" che raffigura e sostituisce una forza della natura, ad esempio la fertilità, la potenza virile, l'attitudine alla procreazione. Il termine si diffuse negli studi storico-religiosi già alla fine del XVIII secolo in seguito all'interesse suscitato da una delle prime opere di comparazione religiosa, Du culte des dieux fétiches del francese Charles de Brosses pubblicato nel 1760. Tuttavia, soltanto lo psicologo sperimentale francese Alfred Binet (1857-1911) trasferì il termine dalla ricerca storico-religiosa a quella sessuologica, al fine di fornire una spiegazione al fenomeno per cui numerose persone idolatrano determinate qualità o determinati oggetti esattamente come i popoli primitivi il bastone, la pietra, la clava o l'immagine lignea (Binet, Du fétichisme datis l'amour, "Revue philosophique", 1887). Prima di Binet d'altra parte la sessualizzazione, deificazione e venerazione di oggetti inanimati aveva già posto numerosi interrogativi. Binet scoprì però che praticamente qualsiasi cosa può diventare oggetto di venerazione per il feticista: una certa pelliccia, le pellicce in genere o la pelliccia dei partner; i capelli della persona amata, i capelli in generale o i capelli di un determinato colore; tutte le cinture, o solo quella della persona amata, oppure tutti gli oggetti in pelle; il cappello della persona amata, qualsiasi cappello oppure i cappelli di un determinato tipo. L'elenco è infinito, le possibilità di variazione illimitate.
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    Cause del feticismo
    Quali ne sono le cause? Si può supporre che alla base di questo comportamento vi sia la nostra incapacità nella prima infanzia - al risveglio dei sensi - di percepire una persona come un'unità: la madre rimane una serie d'impressioni separate l'una dall'altra, con un seno che nutre; un capezzolo che si afferra con le labbra, una voce che consola, mani che dispensano carezze, una bocca che bacia, dei capelli che fanno il solletico e così via. In questo modo l'adulto comporrà poi l'immagine del partner ideale. Così prende originariamente forma il feticismo. E quando l'innamorato chiede alla sua bella una ciocca di capelli, una lettera o una cartolina profumata, quando conserva il suo fazzoletto o il suo guanto, in lui riaffiora qualcosa di quello stadio. Ben diversa, certo, è l'esistenza del feticista vero e proprio, che può implorare inizialmente solo un pelo pubico, un reggiseno o un paio di mutandine e, ad uno stadio ulteriore, trascendere al furto di biancheria intima in un negozio o dalla fune del bucato. Ma è innegabile una radice comune. In tutti i feticisti, che possono essere sia eterosessuali sia omosessuali, e la cui attività erotica si può esplicare in modo sia alloerotico sia autoerotico, si può osservare una forma attiva, una passiva e una esclusivamente contemplativa: nella prima forma il feticista usa attivamente il feticcio, nella seconda vuole che il feticcio sia in qualche modo usato su di lui da un'altra persona e nella terza egli trae piacere dalla contemplazione dei feticci collezionati.
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    Feticismo patologico

    Ogni sistema sviluppa una tendenza sessuale che gli è particolarmente congeniale: la polis ateniese sviluppò la pederastia, il feudalesimo al tramonto del XVIII secolo il sadismo, la borghesia il feticismo. Nei Tre saggi sulla teoria sessuale Freud afferma che "un certo grado di feticismo è di regola proprio dell'amore normale, in special modo in quegli stadi di innamoramento nei quali la META sessuale normale appare irraggiungibile, oppure sembra negato il suo adempimento. (... ) Il caso patologico subentra solo quando il desiderio del feticcio si fissa al di là di questa condizione e si sostituisce alla META normale, inoltre quando il feticcio distaccato dalla persona diventa unico oggetto sessuale" (IV, 467). Si passa insomma al patologico, quando all'uomo che vuole vedere oggi la moglie in calze a rete nere (primo stadio), domani basteranno soltanto queste ultime per masturbarsi (secondo stadio); e, al terzo stadio, non sentirà neppure più il bisogno di masturbarsi: l'orgasmo subentrerà al solo guardare, toccare o indossare lui stesso le calze. Al quarto stadio, infine, non sarà neppure più in grado di avere un orgasmo, perché nell'economia sessuale regna una law of diminishing returns, per cui a parità di stimolo la reazione diminuisce. Quanto più maniacale l'ossessione sessuale, tanto minore il soddisfacimento. Ma anche l'inverso: meno soddisfacimento procura l'ossessione, più maniacale diventa l'ossessione stessa.
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    Il collezionismo ossessivo
    Il collezionismo ossessivo è caratteristico del feticismo: al riguardo W.Stekel ha coniato il termine culto dell'harem. Il feticista gestisce la sua collezione come un pascià che quotidianamente si sceglie una nuova favorita "ripudiandone" un'altra. Il feticcio è considerato come un essere vivente. D'altra parte, quanto più il feticista si dedica al suo harem, tanto minore diventa il suo interesse per la persona viva nella sua interezza. Soltanto nel suo harem il feticista si sente sicuro. Soltanto qui può regnare indisturbato. Qui vigono esclusivamente le sue leggi. Qui è al riparo dalle delusioni. Ora, tutto ciò non è solo una fuga dalla realtà e dalle responsabilità, ma, rendendo sempre più difficili i rapporti sessuali veri e propri, è anche una fuga dal partner.
    Potrebbe pertanto avere ragione Stekel a ipotizzare che alla base del feticismo vi sia una componente sessuofobica: il timore del coito. Il feticista cela a se stesso questo timore ostentando disprezzo. Egli dà a vedere (e si autoconvince con questa finzione) di provare disprezzo per coloro che hanno rapporti sessuali. Al medico racconterà sempre quanto disgustoso, antigienico e antiestetico sia ogni contatto sessuale tra uomo e donna. Un bacio "provoca infreddature", l'alito della maggior parte delle persone "ha cattivo odore", le donne "puzzano di pesce marcio", il coito "è animalesco", insomma ogni rapporto sessuale è ripugnante. Il feticismo equivale dunque a una sorta di castità, a un'ascesi per cui ci si aspetta una ricompensa divina. "Il feticista si inchioda sulla croce della sua nevrosi alla quale sta appeso con orgoglio narcisistico" (W. Stekel, Stórungen des Ttiebs- und Affektlebens, Vol. VII).
    Praticamente ogni tipo umano, ogni caratteristica fisica ed ogni qualità psichica possono fungere da feticcio nei primi stadi del feticismo. Ogni parte del corpo, ogni secrezione corporea (sangue, sperma, sudore, feci, orina ecc.) nello stadio intermedio. Ogni indumento, ogni oggetto essere collezionabile nel terzo stadio. Molti feticisti nutrono un forte interesse per le formazioni e mutilazioni e, sempre in quest'arnbito, per le persone deformi e menomate. Per un gruppo straordinariamente nutrito di essi, invece, fungono da feticcio le persone brutte, donne incinte o obese.
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    I sensi del feticismo
    Per altri il vedere, sentire, annusare, gustare, palpare o inghiottire determinate cose è importante almeno quanto il coito per la persona sana. Il voyeur è un feticista fissato su impressioni ottiche. Più rara è la feticizzazione d'impressioni acustiche; ma lo stimolo che i sensi ricevono dal cantante rock (beat per generazioni precedenti e, prima ancora, dal tenore nella parte dell'eroe) è senz'altro feticizzazione della voce umana. Del resto, anche nella vita quotidiana una voce stentorea o profonda, cristallina o rauca può condizionare la nostra scelta sessuale. Più logico è invece l'interesse per i rumori prodotti durante i rapporti sessuali.
    Ma tra i cinque sensi l'olfatto è certamente quello più determinante nella feticizzazione. Spesso è per il loro odore che certe parti del corpo vengono feticizzate. Ed è ancora per il loro odore, o per l'odore connesso a quelle o ad altre parti che numerosi oggetti si trasformano in feticci. Basti pensare al ruolo che, tra gli odori, spetta a quelli dell'ano, delle ascelle, dei genitali, dei piedi, dei capelli, della biancheria, delle calze, dei fazzoletto.
    Quanto al gusto, è perlopiù quello assimilabile alle secrezioni corporee, a far diventare determinate sostanze feticci: cacciagione, formaggio, rognoni. Ma lo stesso vale per le secrezioni corporee stesse. Anche al di fuori dell'ambito del feticismo è noto il fenomeno per cui la palpazione dell'oggetto o della parte dei corpo amato possono fungere da surrogato dei coito. Taluni raggiungono spontaneamente l'orgasmo al solo toccare il corpo dell'altro, senza neppure bisogno di sfiorarne i genitali. Al feticista accade la stessa cosa al solo toccare, indossare, spogliare o spogliarsi dell'oggetto prediletto: scarpe, guanti, biancheria intima. Rientrano in quest'ambito tutta una serie di feticismi di contatto patologici (complesso del succhiotto, delire de toucher, erotismo del movimento, frotteur, solletico, tatto).
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    Feticismo dell'incorporazione e dell'espulsione
    Esiste poi un feticismo dell'incorporazione e, inversamente, dell'espulsione: feticizzate allora sono le sostanze o gli oggetti incorporati o espulsi attraverso la bocca, l'ano, i genitali oppure l'epidermide. Ma se la forma di feticismo più nota è quella degli indumenti non bisogna dimenticare come oggetto di feticismo determinate professioni specie se legate a un abito particolare, quali la tonaca dei preti e delle monache, l'uniforme di infermiere, soldati e cavallerizzi.
    Determinati colori risvegliano un'eco dell'infanzia diventando così dei feticci, in particolare il nero, il rosso, il giallo e il viola. E feticci diventano anche determinate stoffe, alcune per la loro morbidezza (seta, velluto, pelliccia), altre perché sono rigide e comprimono (cuoio, gomma ecc.; impermeabili in questi materiali sono collezionati e indossati da feticisti con una componente sadomasochistica o esibizionistica).
    Tutto ciò che comprime e lega si presta particolarmente a venire feticizzato: cintura, busto, scarpa. Ma questa forma di feticismo non si manifesta solo nell'indossare o collezionare gli oggetti suddetti, bensì anche nell'applicarsi, applicare o collezionare costrizioni di ogni tipo.
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    Feticismo di adesione e di coesione
    M. Hirschfeld aveva a suo tempo distinto tra feticismo di adesione in cui rientrano tutti i capi d'abbigliamento, e feticismo di coesione comprendente tutto ciò che viene impresso, attaccato, steso ecc. su una parte dei corpo o che con il corpo entra comunque in stretto contatto, dai tatuaggi al bidet.
    L'odio per il feticcio (antifeticismo), che si manifesta nel danneggiarlo o distruggerlo, ha col feticcio lo stesso rapporto del sadismo con l'amore. Anche il fuoco funge da feticcio o antifeticcio: in forma masochistica (automarchiatura a fuoco) e sadica (piromania). Lo stesso vale per il freddo, per l'acqua (undinismo) e per la sporcizia che però compare molto più spesso come feticcio che come antifeticcio (misofilia, scatofilia).
    Armi, arnesi e strumenti per colpire e per pungere hanno un particolare valore per i feticisti con tendenze sadomasochistiche e vengono collezionati e usati con fanatismo, sia contro un partner sia contro se stessi. Quadri e altre immagini, ma soprattutto bambole e manichini occupano una posizione privilegiata nel feticismo. Il feticista infatti è attratto dall'immobilità mortuaria. (... )
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    Conclusione
    L'arco della nostra analisi è concluso. Avevamo iniziato con il culto animistico da cui Binet derivò il termine di feticismo per spiegare la trasformazione di determinati oggetti o qualità in demoni sessuali. Con la sessualizzazione di piante e animali siamo giunti a una forma di feticismo simile all'animismo: la sessualizzazione del demonico. In quest'ambito uno spirito, una dea, un demone femminile o maschile servono da surrogato di un essere vivente per un rapporto sessuale immaginario ritualizzato in senso feticistico.
     
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  15. meteoman
     
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    trovo che comunque naster x sia di una perversione totale e che potrebbe anche essere denunciato!!!!! non ho parole! io non sono perverso ma questo topic lo trovo devo dire fuori legge
     
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43 replies since 4/4/2006, 17:28   12321 views
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