Le più Grandi chitarre esistenti al mondo

Di ogni genere musicale e di ogni epoca

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  1. freddypascal
     
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    Angus Young

    nato il 31 marzo 1955 a Glasgow, Scozia è il fondatore e chitarra solista del gruppo hard rock australiano degli AC/DC. Young e la sua famiglia si trasferirono in Australia, dove lui e il fratello Malcolm suonarono in alcuni gruppi rock prima di fondare gli AC/DC nel 1973.

    Dopo aver indossato dei costumi sul palco, compreso quello di Superman, Angus Young seguì il suggerimento della sorella ed iniziò ad indossare in concerto la sua uniforme scolastica della Ashfield Boys' High, che è diventata un segno distintivo della band. Durante i concerti saliva sulle spalle del cantante Bon Scott e i due si facevano largo tra il pubblico mentre Angus eseguiva un lungo assolo. Angus Young è noto per i salti e i movimenti frenetici che accompagnano le sue performance. La mise classica di Angus ( negli AC/DC ) è la nota divisa da scolaretto con tanto di cartella sulle spalle.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Angus_Young



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  2. -Noodles-
     
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    grazie mille ma dai live ke ho visto nn ha la cartella vabbe grazie comunque x il lavoro mittico
     
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  3. freddypascal
     
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    ...Nulla!! ;)
     
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  4. -Noodles-
     
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    mitticco 6 un grande
     
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  5. freddypascal
     
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    CITAZIONE (-Noodles- @ 31/5/2006, 18:03)
    mitticco 6 un grande

    ...I Grandi sono gl'interpreti di questo thread; :P comunque grazie carissimo!! :D
     
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  6. freddypascal
     
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    Keith Richards, ovvero "mister riff", suoi sono infatti i riff di canzoni leggendarie come Satisfaction, Brown Sugar, Jumping Jack Flash e chi più ne ha più ne metta. Chitarrista storico dei Rolling Stones ha contribuito, insieme al frontman del gruppo Mick Jagger, a dare una sterzata decisiva al rock(senza gli Stones il rock non sarebbe stato lo stesso). Oltre ad essere famoso per i suoi riff taglienti, Richards si è cimentato anche in assoli dimostranto una buona tecnica nonostante non si possa parlare certo di un virtuoso dello strumento ma d’altronde egli stesso ha detto:"Per suonare rock n’roll bastano cinque corde, due dita e uno stronzo che suona" ricordando l’accordatura con la quale egli preferisce suonare ovvero l’accordatura in sol aperto, senza il mi basso. Oltre ad essere l’anima degli Stones egli si è cimentato in alcuni lavori da solista dove, oltre a suonare, canta con la sua tipica voce sofferta, rotta dalle sigarette e dall’alcool. Concludo con una frase dell’ex bassista degli Stones Bill Wyman:"Il nostro gruppo non segue il batterista segue il chitarrista ritmico, che è Keith Richards. Immediatamente c’è un ritardo di qualcosa come 1/100 di secondo tra la chitarra e la batteria. Sul palco bisogna seguire Keith, non c’è modo di non seguirlo".

    http://www.guitarlist.it/newsite/profili_n...sp?id=789&p=red
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  7. freddypascal
     
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    Gary Moore

    E' uno dei chitarristi più virtuosi degli ultimi trent’anni,sebbene sia sempre stato snobbato o sottovalutato.Irlandese di nascita,é musicalmente cresciuto in band dall’impronta Hard-rock come Skid Row e Thin Lizzy dove a militato saltuariamente nei ’70.Parallelamente ha intrapreso una carriera solista che, dal buon vecchio rock,lo ha condotto ad esplorare i territori del blues.come non citare le sue collaborazioni con il bluesman Albert Collins oppure la partecipazione ad un cd tributo a Muddy Waters,dove sono presenti artisti del calibro di Brian May,David Gilmour,Paul Rodgers,etc.tecnicamente parlando,Gary Moore unisce velocità,padronanza dello strumento e sentimento; caratteristica poco presente nei chitarristi attuali,fatta eccezione forse per Steve Vai, Pat Metheny e qualche altro.in questo senso consiglio a tutti "blues alive" nel quale si può apprezzare tutta la sua classe dal vivo,specie in "parisienne walkways" dove prolunga il suono acuto di una nota per 30 secondi...un assolo struggente e carico di pathos!

    http://www.guitarlist.it/newsite/profili_n...sp?id=776&p=red
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  8. freddypascal
     
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    Tolo Marton

    Dopo averlo sentito suonare, sono tornata a vederlo ogni volta che potevo", così la giornalista Sharon Jones scrive di Tolo su Austin Arena Magazine (aprile 95). La rivista Chitarre, nel pubblicare lo spartito del suo pezzo "Alpine valley", descrive molto bene lo stile di Tolo, quando dice: “In questa parte del brano, i suoni che TM riesce a produrre con la sua chitarra non sono trascrivibili in note...". Alcuni lo collocano tra i chitarristi rock, altri blues, altri addirittura country... è tutto e niente di tutto questo: Tolo è in realtà un virtuoso della chitarra, capace di trasmettere tutto ciò che ha dentro senza gesti, senza mosse, senza mimica da palcoscenico, ma esclusivamente con i suoni che escono dalle sei corde. Viene considerato il chitarrista italiano che ha più classe, che non si ripete mai durante i suoi concerti, neanche a distanza di pochi giorni. La fantasia e l’improvvisazione sono evidenziate nei brani originali e negli assoli. Sempre più spesso, quando viene presentato, vengono usate espressioni del tipo: "la chitarra magica di TM", "la magia delle sei corde", "TM, la magia nelle mani", che dimostra che per molti sembra che ci sia qualcosa di magico nel suo modo di suonare. Anche se la magia non centra, la sua vittoria al Jimi Hendrix Electric Guitar Festival, concorso mondiale svoltosi a Seattle (U.S.A.) nel ‘98, è stata sicuramente clamorosa! La manifestazione era stata organizzata dalla Hendrix Family, assieme alla Fender Guitars, Aiwa e Guitar Player Magazine. L’aver ricevuto il primo premio direttamente dalle mani di Al Hendrix, padre di Jimi, ha posto su Tolo quell’attenzione che fino a prima gli riservavano solo i tanti appassionati che lo seguono da sempre. Citiamo tra tutti: "Il più dotato e intelligente chitarrista rock che l’Italia abbia mai avuto" Paolo Vites su JAM, dicembre 99 - "La patente del Guitar-Hero" titolo su Musica! di Repubblica, 12 feb.98 "E’ il nostro Hendrix" titolo su L’Arena di Verona, 27 mar.98 "Sei straordinario! Alpine valley: un mito, Tolo, un grande!" Red Ronnie, in diretta al Roxy Bar e Help, 98. Tra i "credits", recenti e passati, riportiamo: - un breve passaggio (con Le Orme nel ‘75, album "Smogmagica") attraverso il luminoso mondo del pop-rock italiano. - Tre dischi autoprodotti nei primi anni ‘80. - Incessante attività dal vivo, Tolo è uno dei pionieri della diffusione della musica dal vivo nei club italiani. - Festivals, 5 volte al Festival di Pistoia, dove ha diviso lo stesso palco di B.B. King, Buddy Guy, Jeff Beck, Jeff Healey, Robben Ford, Blues Brothers e a tanti altri. - E’ stato richiesto per suonare con Jack Bruce e Ginger Baker, due dei tre leggendari componenti dei Cream (il terzo era Eric Clapton). - Le sue esperienze in America sono un capitolo a parte: oltre al Voodoo Chile Award vinto a Seattle, alcuni anni fa Tolo ha deciso di ripartire da Austin, "dove la chitarra è importante", egli dice. I risultati di tale scelta si sono fatti sentire subito: innumerevoli serate dal vivo, radio (KGSR, KUT, KLBJ) e televisione (Austin Music Network), un CD americano, interviste e un formidabile passa-parola (word-of-mouth) fra il pubblico e i musicisti. Ricordiamo che Austin si autodefinisce "the Capital of the live music in the world", la Capitale mondiale della musica dal vivo! L’ultimo suo tour texano (marzo-aprile 99) ha visto Tolo richiestissimo in Austin, dove si è esibito, accompagnato anche dal suo bassista Alex Marinoni, nei migliori locali, quali: Lucy’s, Dessau Music Hall, Liberty Lunch, Austin’s Blues e a San Antonio al Laboratory. Sempre a Austin, nello studio degli Asleep at the Weel, ha registrato nuovi pezzi, con Alex al basso e Ponty Bone all’accordion, per il nuovo disco "Colours and Notes", registrato per buona parte in America, un disco che contiene molte sorprese. Nel 1999 Tolo ha dato vita assieme ad altri 5 chitarristi, tra i quali il chitarrista classico Massimo Scattolin, al progetto "Guitarland - Sei corde senza confini", che con conceri, seminari e dischi si propone una fusione di generi e stili (classica, jazz, flamenco. country, latino...). Da segnalare il recente debutto di Tolo nel mondo della musica classica, quando è stato invitato a suonare la sua "Alpine valley" in cattedrale accompagnato dall’Orchestra sinfonica di Treviso. Sicuramente un’esperienza unica che non viene mai riservata ad un chitarrista elettrico. Marzo 2002. Inizia la collaborazione con il batterista dei Deep Purple Ian Paice, con cui suona dal vivo in più concerti, in uno dei quali partecipa anche l’attuale tastierista dei Deep Purple Don Airey, oltre a Maurizio Feraco al basso. Ottobre 2002. Finalmente esce il doppio live CD "DAL VERO", distribuito da Azzurra Music. Un disco che fotografa fedelmente un tipico concerto di Tolo Marton con i Lostiguana, e dove è presente in 2 brani anche Ian Paice. Riportiamo qui alcuni passaggi della recensione di Flavio Brighenti di questo CD, uscita su "MUSICA" di Repubblica: "... freschezza di ispirazione, nobiltà del fraseggio, visionarietà di scrittura. ...Marton fa dialogare in splendida armonia il gusto melodico e l’invenzione virtuosa, coltiva l’immaginario della musica popolare e quello del cinema, coniuga roots rock e Morricone. ...Bella testimonianza di stile, classe e passione".

    http://www.guitarlist.it/newsite/profili_n...sp?id=763&p=red
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  9. freddypascal
     
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    Mike Oldfield

    Michael Gordon Oldfield (Reading, Inghilterra 15 maggio 1953) è un musicista e compositore, caratterizzato da uno stile che unisce folk, rock, musica etnica e musica classica.

    I genitori di Oldfield erano Maureen e Raymond Oldfield. La sorella Sally e il fratello Terry sono anch'essi musicisti di successo e compaiono in molti dei suoi album.

    L'opera più famosa di Mike Oldfield è sicuramente Tubular Bells, composizione strumentale registrata nel 1972 e lanciata il 25 maggio 1973 come album inaugurale per la nuova etichetta Virgin Records di Richard Branson. Si trattava di un album rivoluzionario, dal momento che Oldfield suonava più di venti diversi strumenti in una registrazione realizzata unendo più livelli. Il suo stile inoltre era evidentemente inadatto ad essere ricompreso in una sola etichetta, dal momento che riuniva diversi generi musicali. L'album raggiunse velocemente la top 10 nelle vendite in Inghilterra e rimase in classifica per 247 settimane. Anche in America fu un successo, una parte del quale sicuramente ascrivibile all'utilizzo come parte della colonna sonora del film The Exorcist (L'esorcista). Nell'autunno del 1974, il successivo LP, Hergest Ridge, fu il numero 1 nelle classifiche inglesi per tre settimane e fu detronizzato ancora una volta da Tubular Bells.

    Analogamente a Tubular Bells, anche Hergest Ridge è caratterizzato dalla forma suddivisa in due movimenti strumentali, che questa volta evocano delle scene dal rifugio di campagna di Oldfield nell'Herefordshire. Quest'album fu seguito nel 1975 da Ommadawn, alquanto pionieristico come genere di musica, e nel 1978 da Incantations che introduceva delle versioni vocalizzate e corali di Sally Oldfield, Maddy Prior e del coro femminile del Queen's College di Londra.

    I primi anni '80 videro la transizione della musica di Oldfield verso quella corrente principale della pop music, iniziando dalle tracce strumentali più brevi e versioni cover di Platinum e QE2. Subito dopo la sua attenzione si rivolse alla scrittura delle canzoni, con una serie di collaborazioni tra le quali numerosi solisti e chitarristi celebri. Di questo periodo è Moonlight Shadow, la sua hit del 1983 con Maggie Reilly, brano che aveva tra i suoi temi ispiratori la morte di John Lennon.

    Oldfield in seguito si dedicò ai film e ai video, scrivendo la colonna sonora per il film di successo The Killing Fields di Roland Joffé e realizzando buona parte del video per il suo album Islands. Fu però un periodo di attrito con la sua etichetta, la Virgin Records, la quale insistette che un eventuale futuro album strumentale si sarebbe dovuto chiamare Tubular Bells 2. La risposta ribelle di Oldfield fu Amarok, un lavoro lungo un'ora con temi che cambiavano molto rapidamente (a quanto pare, con l'intenzione di rendere impossibile l'estrazione di un singolo dall'album), scoppi di rumore improvvisi e un insulto nascosto in un Codice Morse molto ingegnoso diretto a Richard Branson. Nonostante sia indicato da molti fan come il suo lavoro migliore, non fu un successo commerciale. Il lavoro che segnò il suo divorzio dalla Virgin fu Heaven's Open, che continuò gli attacchi velati a Branson ma fu anche il primo in cui Oldfield stesso cantò tutte le parti vocali. Alcuni dicono che la causa fu la sua ansia di lasciare la Virgin il più presto possibile (aveva precedentemente detto che la sua voce non era adatta ai suoi dischi).

    Per la Warner, Oldfield continuò a realizzare musica caratterizzati da stili musicali innovativi con Tubular Bells II (una reinterpretazione di Tubular Bells, l'album che gli aveva portato fama e fortuna), che fu presentato in anteprima durante un concerto dal vivo al Castello di Edimburgo, concerto intitolato The Songs Of Distant Earth (basato sull'omonimo racconto di Arthur C. Clarke e caratterizzato da sonorità "New Age" più raffinate. Seguì Tubular Bells III (anch'esso eseguito in anteprima ad un concerto, questa volta all'Horse Guards Parade a London), album in qualche modo influenzato dalla musica dance (nel quale tra l'altro si nota l'evoluzione artistica e la maturazione dell'autore) e dalle atmosfere dei dintorni della sua nuova casa ad Ibiza.

    Nel 2003 è uscito l'album Tubular Bells 2003, un nuova registrazione dell'originale Tubular Bells, su CD e DVD-audio. Ciò si è reso necessario per sistemare alcune imperfezioni nella versione originale, causate dalle limitazioni tecnologiche esistenti a quel tempo ma anche al poco tempo allora disponibile durante le registrazioni. Con questa uscita, Oldfield, ha voluto anche ricordare il 30° anniversario di Tubular Bells ed inoltre il proprio 50° compleanno.

    Il 12 aprile 2004 Oldfield ha lanciato il suo progetto relativo alla realtà virtuale, noto col nome Maestro, vale a dire un gioco che contiene musiche tratte dall'album Tubular Bells 2003 e alcune melodie inedite.

    La versione dimostrativa del gioco è reperibile sul sito ufficiale dell'artista.

    Il suo single del 1983, Moonlight Shadow, è stato ripreso da molti altri artisti, tra cui Aselin Debison (cantante canadese ) e DJ Mystic (musica elettronica/techno).

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    Discografia
    Tubular Bells, (1973)
    Hergest Ridge, (1974)
    The Orchestral Tubular Bells, (1975)
    Ommadawn, (1975)
    Boxed, (1976)
    Incantations, (1978)
    Exposed, (1979)
    Platinum, (1979)
    Impressions, (1979)
    Airborn, (1980)
    QE2, (1980)
    Music Wonderland, (1980)
    Episodes, (1981)
    Five Miles Out, (1982)
    Crises, (1983)
    Discovery, (1984)
    The Killing Fields, (soundtrack, 1984)
    The Complete Mike Oldfield, (1985)
    Islands, (1987)
    A Virgin Compilation, (1987)
    Earth Moving, (1989)
    Amarok, (1990)
    Collector's Edition Box I, (1990)
    Collector's Edition Box II, (1990)
    Tubular Bells/Amarok, (1990)
    Heaven's Open, (1991)
    Tubular Bells II, (1992)
    The Best of... Elements, (1993)
    Elements, (1993)
    The Songs of Distant Earth, (1994)
    Voyager, (1996)
    XXV: The Essential, (1997)
    Tubular Bells III, (1998)
    Guitars, (1999)
    The Millennium Bell, (1999)
    Tr3s Lunas, (2002)
    Tubular Bells 2003, (2003)
    The Complete Tubular Bells, (2003)
    Light & Shade, (2005

    http://it.wikipedia.org/wiki/Mike_Oldfield
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  10. luckyna
     
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    e la kitarra di cesare cremonini????
     
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  11. freddypascal
     
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    CITAZIONE (luckyna @ 21/6/2006, 09:31)
    e la kitarra di cesare cremonini????

    ....Non so proprio dove sia....chiedilo a lui!! :P :lol:
     
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  12. TheChosenOne
     
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    Bruce Springsteen?
     
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  13. luckyna
     
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    eh freddy mi deludi...km mai nn hai parlato anke del grande cesare??? :bacio: :456: :456: :blllll:
     
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  14. freddypascal
     
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    CITAZIONE (luckyna @ 21/6/2006, 21:48)
    eh freddy mi deludi...km mai nn hai parlato anke del grande cesare??? :bacio: :456: :456: :blllll:

    ...Ehm; ma quì si parla di Chitarre...e non di chitarre!! :P

    CITAZIONE (TheChosenOne @ 21/6/2006, 17:09)
    Bruce Springsteen?

    ...Con tutto il rispetto per la bravura canora di Bruce (che io stesso ammiro tantissimo), ma non credo sia annoverabile tra questi artisti che suonano la chitarra davvero con una tecnica del tutto ineccepibile!!
     
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  15. TheChosenOne
     
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    ;) ;) ;) ;) ;) va bene
     
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94 replies since 2/4/2006, 13:24   19078 views
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