Michele si accorse che la sua collega non aveva il reggiseno...

racconto erotico

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  1. Vangelis°
     
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    Michele si accorse che la sua collega non aveva il reggiseno...


    Michele si alzò dalla sua scrivania e si avvicinò a quella di Alessia.
    - Prenderesti un caffè? - chiese Michele.
    - Certo Mick! - rispose lei.

    I due trentenni, certo, avevano qualcosa in comune, a parte la giovane età. Avevano cominciato a lavorare per la Stardust Production lo stesso giorno con un contratto annuale.
    Alessia aveva i capelli neri. Una frangia regolare le scendeva sulle sopracciglie e il resto dei capelli, ben stirati, le arrivavano fino al collo. Aveva occhi verde scuro e spesso, come quel giorno, aveva le labbra tinte di rosa pallido. Michele la trovava molto sexy. Gli sembrava il volto ideale. In più indossava una camicetta bianca su una gonna nera e scarpe nere molto aperte con tacchi alti. Senza calze. Gli piacevano quelle gambe nude.

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    La macchina distributrice di bevande calde del piano era sistemata in uno stanzino semibuio che si affacciava al corridoio, dove tre persone ci stavano a stento.
    - Offro io - Michele inserì la chiavetta, schiacciò il pulsante e attese. Infine passò il bicchierino alla collega. Notò che Alessia aveva la camicetta sbottonata. I tre bottoncini slacciati lasciavano vedere le pronunciate forme femminili contenute dal reggiseno. ‘E’ nero’ constatò Michele ‘con la camicetta bianca e la gonna nera è perfetto’. Sentì l’emozione giungergli al pene. Non era la prima volta. Aveva già notato che quando erano al caffè lei aveva la camicetta generosamente sbottonata. Ma solo al caffè. Per il resto delle otto ore d’ufficio era sempre perfettamente abbottonata.

    - Quel colore è indovinato - Michele si era fatto coraggioso.
    - Quale colore? - chiese lei.
    - Il colore del tuo intimo è perfetto - rispose con garbo Michele.
    - Ah! Si, grazie. Aspetta, tienimi un attimo il bicchierino - disse lei sbottonandosi ulteriormente.
    Adesso Michele poteva guardare comodamente le due coppe del reggiseno nero e immaginare il loro contenuto carnale. Ce l’aveva completamente duro.
    - Visto? Ti piace? E’ nuovo. L’ho comprato ieri - disse lei con un sorriso tra l’innocente e il malizioso.
    - Si, è molto bello vederti con quel reggiseno - . Aveva entrambe le mani occupate dai bicchierini del caffè.
    - Scusa, hai le mani occupate… arriva qualcuno!!- Alessia si abbottonò in fretta la camicetta
    e prese il bicchierino.
    - I risultati semestrali…- diceva qualcuno.
    - Di fatturato? o di utile operativo?…- diceva un altro.

    ( - Lei aveva la camicetta aperta, ma lui vedeva molto più del solito...)

    Michele e Alessia finirono di bere il caffè e lasciarono il posto ai colleghi del consolidato gestionale.
    Tornarono alle loro scrivanie. Michele però non riusciva a lavorare. L’erezione l’abbandonò, ma rimase ugualmente in uno stato di eccitazione totale. Continuava a pensare che se non avesse avuto quei bicchierini in mano avrebbe toccato quei meravigliosi seni. Guardò l’orologio. Era passata un’ora. Non aveva ancora guardato le mail. Aprì la posta e cominciò a leggere, ma non riusciva a concentrarsi. ‘Scrivo ad Alessia’ disse tra di sé. Alessia ricevette le mail. Lesse: ‘Prenderesti un caffè tra dieci minuti?’. Rispose: ‘Certamente’.
    Non c’era nessuno nella zona caffè. Arrivarono al distributore di bevande calde. Lei aveva la camicetta aperta, ma lui vedeva molto più del solito. Ebbe un balzo al cuore.’Non ha il reggiseno!’ pensò tra di sé. Questo lo emozionava.

    - Sono sicuro, Alessia - disse Michele.
    - Sicuro di cosa, Mick? - chiese lei.
    - Che sei…senza reggiseno - gli tremava un po’ la voce per l’emozione.
    - Hai l’occhio dell’intenditore, Mick! - Sorrise maliziosamente. Le parole e il sorriso di Alessia portarono Michele all’eccitazione. Ora cel’aveva duro come un dildo di cristallo. L’abbracciò, pose le sue labbra su quelle di lei. Con una mano la strinse a e sé con l’altra scese lungo la schiena, sui fianchi e sulle rotondità posteriori. Le tocco le gambe nude, poi risalì sotto la gonna. Ah! Quei glutei! Che soddisfazione accarezzarli! Continuò l’esplorazione. ‘Non ha le mutandine!’ escamò tra di sé Michele. Portò la mano sulle cosce, sul davanti e poi verso l’essenza femminile. Era proprio senza mutandine! Mise il dito medio tra le grandi labbra, lo pressò leggermente. Lo senti scivolare nell’infinita morbidezza femminile.

    Mick…oh! tesoro…- sussurrava Alessia. Poi cambiò improvvisamente tono: - Mick, arriva qualcuno! -.
    - Pare che quest’anno l’azienda chiuda tre settimane ad agosto…- diceva una voce.
    - Mah, l’ho sentito anch’io…-diceva un’altra.
    Michele ed Alessia stavano dandosi un contegno. Alessia ineserì la chiavetta nel distributore di bevande calde. Ognuno adesso aveva il suo caffè.
    - Dai usciamo da questo stanzino. Lasciamo il posto ai colleghi - disse Michele.
    Ognuno era tornato alla sua scrivania. Michele non riusciva a lavorare. Guardò l’ora sul computer.
    Solo mezzogiorno. Tra circa trequarti d’ora tutti gli altri colleghi si sarebbero buttati in mensa. Scrisse una mail ad Alessia: ‘Prenderesti un caffé fra tre quarti d’ora?’
    Lei lesse il messaggio e rispose: ‘Certamente!’.

    ( - Tutti i colleghi stavano andando a mensa. Michele raggiunse la scrivania di Alessia...)

    - Alessia bella - le disse - tieni il cellulare aperto. Vado nel bagno degli uomini. Se non c’è nessuno ti faccio uno squillo e mi raggiungi.
    - Ok! - disse la ragazza con un sorriso complice.
    Alessia sentì suonare il cellulare. Si alzò. Nel corridoio non c’era nessuno. Entrò nel bagno degli uomini. Era eccitata.
    - Dai, vieni !- esortò Michele -.
    Si chiusero dentro. Un metro quadrato circa con in mezzo il water. Alessia guardò il water e poi le pareti prefabbricate, così limitanti.
    - Chiudi gli occhi - le disse Michele - ti sembrerà di essere al Jolly President. Alessia chiuse gli occhi. Lui le slacciò la bianca camicetta e gliela sfilò. L’appoggiò sull’asse del water. Ora quelle mammelle erano tutte sue. Le accarezzò sopra e sotto. Prese tra le dita i capezzoli. Glieli strizzò gentilmente. Poi appoggiò le labbra su quelle di Alessia. Alessia schiuse la bocca. Una calda umidità invase la bocca di Michele. Era eccitato, di nuovo sentì che il pene aveva raggiunto la massima estensione. Trovò il gancino della gonna, lo aprì e abbassò la cerniera. La gonna scese a terra. Ora lei era tutta nuda. Che sogno! Le mise una mano tra le gambe e cominciò a stimolarla
    - Mick, oh! Mick…ancora.

    Lei era umida. Lui al settimo cielo. Se lo tirò fuori. Era lungo e duro. Inserì il glande dove natura comanda.
    -Alessia - disse Michele -mettimi le braccia attorno al collo e tieniti forte. Lei gli cinse il collo.
    Lui le mise le braccia sotto le cosce e la sollevò da terra. Era abbastanza forte per tenerla in quell’abbraccio aereo. Adesso spingeva il bacino avanti e indietro. L’attrito dei sessi era magico.
    - Mick! tesoro - sussurrò Alessia.
    - Amore…- sospirò Michele dopo qualche altra oscillazione su e giù.
    Michele dolcemente fece appoggiare di nuovo i piedi di Alessia sul pavimento. Si baciarono stretti.
    Poi lei si rimise la camicetta e la gonna. Lui si rimise il dardo, ancora duro, nei pantaloni.
    - Allora - disse Michele - esco prima io. Se in corridoio non c’è nessuno, ti faccio uno squillo.
    In corridoio non c'era nessuno. Ognuno tornò alla sua scrivania.
    I colleghi cominciavano a tornare dalla mensa. Era passata un’ora.
    - Michele - disse un collega - non hai fatto l’intervallo?
    - No - rispose - purtroppo ho del lavoro arretrato.
    Michele aveva un po’ di fame e forse anche Alessia aveva un po’ di fame. Oltre al distributore di bevande calde c’era anche un distributore di schifose merendine. ‘Meglio che niente’ pensò.
    Scrisse una mail ad Alessia: ‘Prenderesti un caffè?’.
    Subito ricevette la risposta: ‘Certamente’.



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  2. maxlabestia
     
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    carina ma non troppo eccitante
     
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    あしたのジョー

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    Michele si accorse che la sua collega non aveva il reggiseno...

    che culo
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  4. sesso eroticismo
     
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    poco eccitante rifalla e mettici intere ore di puro sesso. ancheio sriverò una storia eroticissima
     
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  5. erotica234556
     
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    bello ma ip vorrei
     
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  6. Infinitamente
     
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    BELLO:)
     
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  7. LaYaoistaAnonima~
     
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    Bellissimo.
    Al di là di qualche poco significativo errorino grammaticale, veramente un racconto ben scritto.
    Forse altri non l'hanno trovato eccitante, io invece lo considero molto erotico; al punto giusto, però. Né troppo né poco, insomma.
    Mi è piaciuto, e non mi dispiacerebbe leggerne altri. Complimenti. :)
     
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    Scritto bn,complimenti!
     
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