DILEMMA: Cosa fare: Aikido o Jujitsu(e l'aikido è davvero così efficace?)

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  1. Dino7
     
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    Incredibile....

    Ieri sera per caso avevo fatto una ricerca sulle arti marziali e mi sono trovato catapultato in una discussione di 6-8 anni fa che mi ha preso per tutte le 10 pagine (e anche due ore di lettura), anche se era evidente l'inconciliabilità delle due opposte posizioni. Da una parte (come al solito) chi difende a spada tratta tutte le discipline / arti marziali che privilegiano il contatto fisico, dicendo che per strada solo quello serve, dall'altra chi cerca di vedere la cosa in modo un po' più ampio portando come esempio delle arti o delle discipline tipo l'Aikido che richiedono decenni per essere padroneggiate e per le quali nel breve non si vede l'utilità pratica, anche perchè questa è sempre commisurata al "darle" o "prenderle", specie per quanto riguarda calci e pugni.

    Io vorrei portare un qualcosa in più. Proprio ieri sera parlavo con un mio collega (che frequenta un corso di autodifesa BASATO sul ju-jitsu, ma NON un corso di Ju Jitsu) che mi osservava guardare questo video > Video

    Per chi non lo sapesse, il Daito Ryu è un'arte marziale giapponese che è stata traghettata nel nuovo secolo da Sokaku Takeda e dalla quale hanno preso poi vita tre stili diversi, dalle radici però comuni. Spero di trovare una pagina che ho visto ieri perchè questo argomento era trattato molto bene.

    In pratica dal daito ryu si sono poi differenziate il ju-jitsu (la parte "hard", veramente incentrata sull'autodifesa anche con calci, pugni etc), l'aikijutsu o aikijujutsu (più morbida e simile all'aikido, però sempre con una parte di colpi rilevante, da cui poi è derivato l'aikido yoshinkan) e l'aikido vero e proprio, il volto "soft" (sostanzialmente senza calci e pugni) che, non dimentichiamolo, è stato sviluppato da Morihei Ueshiba (uno dei grandi maestri realmente invincibili) con uno scopo completamente diverso, e in seguito a una profonda illuminazione interiore. Essendo l'Aikido stato sviluppato da Ueshiba che era anche discepolo di Takeda (l'ultimo della casta dei samurai veri e propri) e anche maestro di spada, molto di quest'arte la si comprende proprio praticando anche con le armi tipo bokken, jo o tanto (che al giorno d'oggi potrebbero essere la traslazione di attacchi col bastone o col coltello, tutt'altro che desueti).

    Per la sua stessa filosofia, l'aikidoka NON attacca, si tiene a distanza e cerca di costringere l'altro a portare un attacco molto deciso e in modo da farlo uscire dal proprio baricentro (è evidente che due pugili o atleti che fanno full contact sono talmente vicini da non averne bisogno) e in quel preciso momento applicare la propria tecnica, deviando o sommando la propria forza a quella dell'attaccante che si trova quindi proiettato senza sapere perchè.

    Da quello che ho visto, le schermaglie sono forse il lato "debole" dell'aikido, mi spiego. Uno dovrebbe dire all'avversario: "Io non ti attacco. Mi vuoi male? attaccami tu e piantala con le finte, altrimenti vattene" (detto per inciso, se mai l'aggressore accettasse, sarebbe il momento per lui di vedere la propria forza ritorta contro se stesso, più è forte e meglio riuscirà la tecnica) ma è ovvio che è un dialogo surreale, però in molti casi di aggressione, non necessariamente arriva un pugno o un calcio, bensì qualcuno che ti afferra per suonartele. E' lì che l'aikido dà probabilmente il meglio di sé COME AUTODIFESA.

    Tornando al discorso di prima, quando sento gente dire ah io ho praticato 10 anni questa o quella arte marziale, sono cintura nera ennesimo dan etc etc vorrei far rispettosamente notare che nel 1990 quando iniziai a praticare aikido al mio paese, il mio maestro era "solo" terzo dan, ma aveva iniziato a praticare nei primi anni '70 e direttamente nella prima generazione di aikidoki italiani. Oggi, dopo circa 45 anni (45 non 10 !) è SESTO dan e anche se qualcuno vanta settimo ottavo nono etc in ITALIA sono balle. Arrivare al SESTO dan. SESTO dopo 45 anni. Io direi che lo conosce bene, l'aikido, o no? Tra il sesto e il settimo alcune organizzazioni riconoscono il titolo Shihan che è molto di più di qualunque altro titolo col quale molti maestri di altre arti marziali si spacciano, tipo l'abusatissimo SIFU nel Ving Tsun - peraltro ottima arte marziale, a mio avviso, personalmente l'unica che mi interesserebbe approfondire altrimenti. Shihan è un termine che indica chi viene riconosciuto bravo abbastanza da dare a sua volta i gradi e possibilmente, col tempo, creare un proprio stile. In Europa credo l'aikidoka più noto attualmente vivente sia il francese TISSIER ( ottavo dan, anche lui da oltre 50 anni (!) nell'aikido )
    Dico abusatissimo non perchè non abbia valore, il problema è che ho conosciuto persone che pensavano di essere dei in terra e ti guardavano dall'alto in basso "solo perchè" erano "sifu". Evidentemente l'umiltà ancora non l'avevano imparata.

    Torniamo a noi, una delle caratteristiche dell'aikido è quella di non avere tornei, confronti o combattimenti di qualunque genere. Ricordo di aver letto una frase (mi pare fosse proprio del fondatore) che una volta, domandato perchè l'aikido non avesse questo genere di eventi, dove sostanzialmente ci si scambiano colpi per atterrare/sconfiggere l'avversario, lui disse che di arti offensive/di guerra ce n'era già pieno, l'aikido è un'arte che promuove la pace e l'armonia, dà la possibilità di difendersi da un attacco senza necessariamente infierire sull'avversario. Poichè normalmente le tecniche sono piuttosto veloci quando eseguite bene, l'assalitore dovrebbe avere il buon senso di desistere, anche perchè se è vero che l'aikido non "offende" con calci e pugni, è anche vero che in quanto a rompere le ossa in una leva o dislocare le articolazioni non è secondo a nessuno.

    A me dell'aikido piace proprio questo, la grande fluidità e purezza nei movimenti; c'è la perfezione zen di un colpo di spada dalla traiettoria perfetta; una volta padroneggiata la tecnica e la filosofia che ci sta alla base, e dopo aver ripetuto migliaia e migliaia di volte il movimento, prima a spezzoni poi intero, si acquisisce molto di più della mera tecnica di autodifesa fine a se stessa. L'eleganza e la naturalezza dei movimenti circolari mi hanno sempre affascinato rispetto al nervosismo e alla cattiveria delle varie arti sviluppate su linea retta dove in qualche modo si arriva sempre a sconfiggere l'avversario seppellendolo di colpi.

    Oggi youtube ha moltissimi video su tutte le arti marziali. Ovviamente spesso dell'aikido se ne vede la parte coreografica, però una piccola troupe ceca ha messo in piedi proprio una serie di spezzoni dedicati all'autodifesa con le varie arti marziali qui ci sono alcuni link
    aikido > Video
    ving tsun > Video

    Altri video che mi sentirei di segnalarvi sono questi
    1) Video (viaggio alla scoperta di arti marziali diverse)
    2) Video (una delle tante dimostrazioni)
    3) Video (un film sul principio dell'AIKI portato su un ragazzo disabile, molto lungo, la parte interessante arriva dopo la prima ora)
     
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135 replies since 10/1/2008, 18:47   18898 views
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