Ho voglia di godere con voi... [Racconto erotico]

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  1. uno
     
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    Oggi ho voglia di eccitarmi e godere tanto.. Purtroppo sono a casa da sola.. Senza alcuna prospettiva di avventure intriganti o incontri piccanti.. Così scrivo per voi.. Ho voglia di raccontarmi, di ripensare a qualcosa di eccitante che mi è successo e condividerlo con chi avrà voglia di leggerlo.. Per riviverlo e, perché no, immaginarvi mentre vi toccate davanti alle mie parole.. Pensare alle vostre mani che scorrono lungo i membri eretti.. prima piano, poi sempre più veloce.. immagino lo sperma caldo che cola tra le vostre dita.. Vorrei prenderle e passarle ancora sporche sui miei seni.. Leccarle.. E penso anche alle ragazze.. Le immagino infilarsi qualcosa, un oggetto nella passerina e godere, immaginando di essere me.. O di essere con me.. E ancora, una coppia, che condivide quello che scrivo.. Lei nuda, impalata sul sesso di lui che legge ad alta voce e intanto la penetra.. ecco, mi sto già bagnando tutta.. Per rendere la cosa più eccitante, mi sono spogliata.. Ho addosso solo un perizoma bianco, di pizzo, e un reggiseno a balconcino, uguale.. L’ho preso un pochino stretto, in modo che i capezzoli spuntino dalla stoffa.. Ho messo anche le scarpe nere, con il tacco a spillo e la punta.. Amo curare i dettagli, quando si tratta di divertirmi con il mio corpo.. Mi guardo nello specchio e mi sento tanto porca.. Qui, seduta davanti al mio computer, quasi nuda, con i capelli neri sciolti sulle spalle e lo sguardo eccitatissimo.. Mi muovo leggermente sulla sedia.. Il mio clitoride è già gonfio e sento le mutandine umide dei miei umori.. Ogni tanto pizzico i miei capezzoli.. Li voglio belli duri, eretti.. Ma non voglio più farvi aspettare.. Voglio raccontare..
    E’ successo tutto un anno fa, in occasione di un viaggio. Io ed un amico, Paolo, siamo andati in Calabria in occasione della laurea di un altro nostro amico, Danilo. Vi risparmierò i dettagli sulla discussione della tesi in giurisprudenza, e passerò subito a quello che è successo alla festa.. Eravamo tutti abbastanza brilli, a casa di Danilo, ed era già molto tardi, per cui non era rimasta molta gente.. Ad un certo punto uscii in terrazza per prendere una boccata d’aria, e Paolo mi raggiunse.. Cominciò a massaggiarmi le spalle..
    “Sei stanca?”
    “Un po’.. Ma mi sto divertendo.. E tu?”
    “Diciamo che potrei divertirmi di più.. Angela, sei veramente figa stasera..”
    “Oh, sempre fine tu.. Comunque grazie.. Nemmeno tu sei male..”
    “Mmh.. Allora non ti spiace se ti accarezzo un po’ meglio..?”
    “Che scemo..”
    Quella sera faceva caldissimo, ed io indossavo un vestitino nero di stoffa leggera, corto, un po’ scollato.. Sotto avevo soltanto un microperizoma di cotone, anche quello nero.. Paolo continuava a massaggiarmi la schiena, ma aveva ampliato i movimenti, facendo scorrere le mani anche sul davanti, all’attaccatura dei seni.. Avrei dovuto dirgli di smetterla, ma in fondo mi piaceva.. Era una sensazione bellissima e dentro di me speravo ogni volta che sfiorasse i capezzoli.. Sono sensibilissimi, e mi piace da morire sentirmeli toccare.. Quasi come se avesse sentito i miei pensieri, ad un certo punto iniziò a passarmi le mani anche sul seno, a stringerlo, per poi tornare sulle spalle, soffermarsi per un po’ e tornare giù.. Avevo i capezzoli durissimi, spingevano come chiodi sotto la stoffa del vestito..
    “Ma allora ti piace..”
    “Mmh.. Si.. Continua..”
    “Così?” Aveva preso tra le dita i capezzoli e li tirava..
    “Si, così mi fai impazzire..” Si avvicinò al mio corpo premendo il suo membro eretto sul mio sedere, proprio nell’incavo delle natiche..
    “Sento che non dispiace nemmeno a te..”
    “Angy, ma ti sei vista? Stasera sei veramente da infarto, tutti i maschi qui dentro ti salterebbero addosso.. Secondo te mi dispiace toccare ste belle tette? Mmh, poi non hai manco il reggiseno, complimenti.. fammele un po’ vedere bene..” Infilando le mani sotto il vestito, tirò fuori i due seni dalla scollatura.. Non ne potevo più.. Stare lì, con quelle mani che mi stuzzicavano sapientemente, la vista delle mie tette sode sormontate da due capezzoli ormai di cemento, quel membro durissimo che spingeva contro di me.. Sentivo i miei umori colare fin sulle cosce.. Così cominciai a strusciare il sedere sul cazzo di Paolo, dimenticandomi completamente del luogo in cui eravamo.. Anzi, non me ne facevo per nulla un problema.. Sarò stato l’alcool.. O forse l’eccitazione.. O il mio esibizionismo.. Il fatto che qualcuno avrebbe potuto vederci solamente avvicinandosi alla porta a vetri mi intrigava ancora di più.. A quel punto Paolo mi ha abbassò le spalline del vestito, lasciandolo scivolare attorno alla vita, e mi fece appoggiare al parapetto, continuando a massaggiarmi..
    “Mmh, Angy, ho voglia di scoparti.. Chiediamo a Danilo se ci lascia la camera?”
    “No.. Senti, facciamolo qui.. Mi piacerebbe tanto..” Detto questo mi voltai e lo fissai negli occhi, con lo sguardo più languido, supplichevole ed eccitante che mi riuscì..”
    “Angy, sei proprio una porca..” Mi rispose sghignazzando.. Poi mi prese per mano e si sedette su una sdraio lì vicina, facendomi sistemare a cavalcioni su di lui.. Iniziò a baciarmi con la lingua, molto profondamente, e intanto mi toccava le tette, il sedere, le cosce.. Io gemevo, mugolavo.. Volevo attirare l’attenzione dei pochi ragazzi rimasti.. Ormai l’idea di farlo davanti a tutti mi eccitava troppo.. E infatti i quattro che erano rimasti e Danilo non tardarono a uscire..
    “Mischia, guardate sti due..”
    “Oh, ci state dando dentro, eh..?”
    “Guardala, c’ha tutte le tette di fuori.. Ah, bella.. che zizze..!”
    Più dicevano così e più mi eccitavo.. Paolo mi alzò il vestito, mostrando a tutti il mio culetto e iniziò a sculacciarlo..
    “Mmh.. Si.. Ancora..” Mi strusciavo sul suo cazzo sempre più duro mentre schiaffeggiava le mie natiche..
    “Questa è proprio ‘na zoccola, oh!”
    “’Na gran zoccola.. Guarda come salta, sta porcona..”
    Immaginavo i loro sguardi anche se non potevo vederli.. Mi sentivo elettrizzata, impazzita.. Cominciai a massaggiarmi le tette con foga..
    “Brava Angy, girati, così ti vedono bene..” Paolo mi fece voltare, e a quel punto li vidi.. tutti attorno a noi, visibilmente eccitati, che mi fissavano e mi incitavano.. Io sghignazzavo, li fissavo uno per uno e continuavo a massaggiarmi il seno.. Ad un certo punto mi alzai e sfilai il vestito, in un coro di urla e applausi.. Paolo intanto tirò fuori il suo cazzone dai pantaloni.. Era bello duro, con la cappella lucida e gonfia..
    “Vieni un po’ qui, va’, fai il tuo dovere da troietta..” Mi inginocchiai davanti a lui e cominciai a leccare quel palo di carne.. facevo su e giù con la lingua, succhiavo le palle.. Lo riempivo di saliva.. poi lo presi tutto in bocca e cominciai a pompare.. Su e giù.. Volevo farlo impazzire.. Lui godeva e mi spingeva la testa sempre più giù..
    “Brava succhiacazzi.. Quanti ne hai presi che sei così allenata? L’avete vista che pompinara..”
    “Comunque c’ha un gran bel culo.. Guarda che chiappe..”
    “Oh, se poi non sei troppo stanca me lo dai, il culo? Te lo sfonderei proprio volentieri..”
    “Carissimo, stasera me la faccio io.. Mmh.. Magari la prossima volta..”
    “E dai, Pa’.. Tanto mica gli passa la voglia, a sta zoccola..”
    “Me la scopo finché c’ha voglia, non preoccuparti.. Basta, Angy.. Facci vedere la passerina..” Mi fece alzare e mi tolse le mutande.. Altri fischi e urli arrivarono alla vista della mia fighetta tutta depilata.. Mi sedetti, aprii le gambe, e cominciai a toccarla con due dita..
    “Paolino, amore, leccamela un po’.. fammi vedere quanto sei bravo..”
    “Agli ordini..” Paolo si inginocchio e tuffò il viso tra le mie cosce..
    “Mmh.. Si.. Così..”
    “Ti piace, eh, fartela leccare..”
    “Cazzo, se gli piace, guarda come gode..”
    “Si, mi piace.. Mmh.. Tanto.. E a voi piace guardare?”
    “Ci piacerebbe di più scoparti anche noi..”
    “Eh no.. Mmh.. Guardare.. Mmh.. Ma non.. Toccare..”
    “Secondo me ti piacerebbe farti scopare da tutti, mignatta come sei.”
    “Forse.. ma stasera voglio che guardiatee basta.. mmh.. Si.. Paolo.. vengo..!” Quei discorsi e la lingua di Paolo mi avevano fatto arrivare ad un orgasmo stupendo.. Smise di leccarmela e cominciò a passare la lingua sui capezzoli duri..
    “Hai voglia di cazzo, adesso?”
    “Si, scopami..”
    “Bravo, trombatela bene.. Sfondagliela..!”
    Mi inginocchiai, appoggiandomi in avanti con le mani, e offrendo la vista della mia figa aperta e gocciolante a tutti i ragazzi.. paolo mi afferrò per i fianchi e mi penetrò con un colpo.. Poi iniziò a muoversi, sempre più veloce.. Chiusi gli occhi e immaginai la scena.. Noi due che scopavamo con tutti quei ragazzi attorno.. Venni di nuovo, senza poter resistere all’eccitazione di quel momento.. Paolo intanto mi pompava sempre più forte.. Sentivo le sue palle contro il sedere, le mani sulle tette, in bocca, che mi tiravano i capelli.. Al mio secondo orgasmo lo tirò fuori, si sedette, e mi fece impalare su di lui, però rivolta verso i ragazzi.. Saltavo sul suo cazzo e godevo, mentre quelli ridevano, mi dicevano che ero una troia, mi fissavano le tette, le cosce, la figa allargata oscenamente dal membro del mio amico.. vedevo le loro patte rigonfie.. Imaginavo la loro eccitazione e me ne compiacevo.. Era incredibile la sensazione di piacere.. Godevo immensamente per la scopata, ma gli sguardi di quei ragazzi arrapati rendevano tutto mille volte più eccitante.. Mi alzai in piedi sulla sdraio e cominciai uno smorzacandela, per rendere lo spettacolo ancora più interessante.. Paolo gemeva, godeva.. Io sentivo i brividi ogni volta che il suo cazzo affondava in me.. E tutti gli altri guardavano.. Qualcuno si era deciso a tirare fuori l’uccello e masturbarsi.. La vista di tutti quei cazzi duri mi fece venire non so quante volte.. Andammo avanti per una mezz’ora, Paolo era davvero stupendo.. Lo presi in tutte le posizioni.. Ero sdraiata, a gambe aperte e lui mi teneva per le caviglie, quando mi disse che stava venendo.. Lo tirò fuori e mi sborrò addosso, dappertutto.. Tra le cosce, sulle tette, sulla pancia.. Qualcuno degli altri ragazzi venne in quel momento, e vederli schizzare tutto quel nettare fu incredibile e mi portò ad avere un ultimo orgasmo, senza neppure toccare la mia passerina, ormai rossa, gonfia e grondante di sperma e umori.. Paolo mi prese in braccio..
    “Noi andiamo a continuare in camera.. Piaciuto lo spettacolo?”
    “Madonna.. sei proprio una puttana.. Vieni a trovarci più spesso, che ti facciamo divertire noi la prossima volta..”
    “Brava troiona.. Lo prendi proprio bene..”
    “Complimenti..”
    Ce ne andammo ridendo, tra gli applausi, i fischi e le urla generali.. Avevo goduto tantissimo, e quella notte la passammo tutta a scopare..


    Che dire, spero vi sia piaciuto.. Io mi sono eccitata tantissimo.. Mi riguardo nello specchio, ho tirato fuori i seni e spostato le mutandine.. Ho voglia di toccarmi pensando che lo stiate facendo anche voi..
     
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  2. .LolLo™
     
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    woooow è eccitante si
     
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  3. Twister9
     
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    Che zoccola!
     
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  4. .LolLo™
     
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    Però eccita
     
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  5. gio 3
     
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    dai facciamolo anke noi..ihihihih
     
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  6. willywonka!
     
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    ehm...il palo duro di carne ora ce l'ho io.
     
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  7. -Platone il pensatore-
     
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    ...no comment..
     
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  8. FORMEN
     
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    DI DOVE SEI SCUSA??
     
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  9. sasori93
     
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    Sti cazzi xD
     
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  10. FORMEN
     
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    mi dai il tuo numero di tel.?
     
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  12. FORMEN
     
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    per cassandra: sei tu quella del racconto?ti riferivi a me?bacio
     
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  13. <kikkina>
     
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    CITAZIONE (FORMEN @ 21/1/2009, 11:12)
    per cassandra: sei tu quella del racconto?ti riferivi a me?bacio

    credo intendesse dire di evitare di kiedere numeri di tel ecc
     
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  14. FORMEN
     
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    si me l'ero data..posso sapere il tuo nome??1 bacio per kikkina

    ah scusa io sono andrea..
     
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    Memento audere semper

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