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(virgo).
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La francy è sempre stata molto ambita. è una ragazza appariscente,
porta lunghi capelli mori, una dose di trucco non abbondante, ma ben
studiato per esaltare le labbra carnose e gli occhi felini.
ha un ventre piatto su cui spicca un piercing
all'ombelico, ha un sedere sodo, bello tondo, messo anche questo bene
in risalto da indumenti, pantaloni o gonne che siano, sempre ben
aderenti ad ogni curvatura del suo bacino e, più giù, delle sue gambe
tornite, lunghe e invitanti, che fanno bella mostra nude, sbucando
sfacciate da gonne sempre corte.
fu così che una sera, uscendo per una dose di tabacco dopo una rossa (birra rossa,
intendo...) la trovo sola, appoggiata al muro del locale, intenta la
mio stesso vizio. cosa alquanto strana, il fatto che fosse sola,
intendo, perchè è sempre attorniata da un sciame di maschi
di ogni età in perenne tempesta ormonale pronti ad offrire sigarette,
accendini, cocktail di ogni tipo. strano che sta sera sia sola, qui
fuori a fumare. forse non c'è nessuno di quelli che frequenta? no, ho
visto qualche faccia nota. e poi c'è qui parcheggiata la SLK del tipo
con cui si accompagna ultimamente. mah, forse ha scazzato col tipo, o
forse...
-ciao- interrompe i miei pensieri
-ciao- rispondo io
-tutto solo sta sera?-
-be' no.. gli altri sono dentro, io mi fumo una sigaretta e torno da
loro. tu piuttosto-
-io cosa?-
-tu sei sola...-
-si non mi va nessuna compagnia sta sera -
questa frase gela ogni mio entusiasmo. non che sperassi in chissà che,
ma quel suo modo di dirmi "ciao" mi aveva fatto pensare... in questo
non sono poi molto diverso da tutti gli altri. un giro con la franci
me lo farei pure io... eccome!
-scusa...- riprende lei appena dopo una boccata alla marlboro lights e
appena prima di una sbuffata di fumo. -non volevo dire che non voglio
parlare con te-
-no figurati... mica mi sono offeso....-
-è che quelli- dice spostando lievemente la testa indietro ad indicare
una decina di persone ad un tavolo- mi stanno troppo addosso. vogliono
solo una cosa. e sono appiccicosi e noiosi. se poi prendono il due di
picche...-
deglutisco a fatica e quasi mi viene da tossire il fumo che ho appena
aspirato.
ridacchio per nascondere l'imbarazzo e provo ad avventurarmi su un
terreno che non mi appartiene, certo della sconfitta...
-gli uomini, sai, pensano solo ad una cosa- provo a sdrammatizzare
-si appunto. con una come me, poi...-
-in che senso con una come te?-
-nel senso che... be' avrai sentito anche tu le voci sul mio conto-
ora comincia a far caldo... e temo di essermi infilato in un
ginepraio. ora come ne esco? addocchio alla mia sinistra la vetrina
del locale per vedere se qualcuno sta uscendo a salvarmi da
quest'empasse. nessuno. decido di non seguirla.
-quali voci?-
-ma si dai...lo so quello che si dice in giro su di me- insiste
-........- non riesco a trovare nulla di intelligente da dire. ne'
tantomeno una via d'uscita.
-ma si! è tutta colpa di quel coglione di luca. quando stava con me
era così carino, così premuroso. quando l'ho lasciato, invece ha messo
in giro voci di quanto fossi troia a letto e di quanto mi piace farlo
in modo selvaggio-
cerco di rifiutare il pensiero che mi viene immediato di lei nuda a
cavalcioni sul mio cazzo che si sbatte e che gode. e provo, ancora
accomodante:
-ma dai... non lo sapevo- mento- ma sai anche tu come vanno queste
cose-
-si- mi risponde- ma il pirla ha anche messo su youtube un video
nostro, che ha fatto di nascosto mentre gli ciucciavo il cazzo e
scopavamo!-
opporcatroia.... youtube! youtube! cerca di ricordarti sto sito. dopo
devi cercarlo con google. youtube... come faccio a non scordarmelo....
devo... voglio vedere il video della franci che scopa...
-questa si che una infamata- balbetto continuando a ripetere nella mia
mente "youtube, youtube, youtube, youtube, youtube...."
-veramente da stronzo di prima categoria- dice infilando una mano
nella borsetta mimimal che porta su una spalla. - guarda!- e mi piazza
davanti un cellulare che sembra un computer della nasa, e che per
utilizzare il quel è necessario un corso di 2 giorni. lo schermo si
illumina all'istante e presto appare una figura di donna,
clamorosamente nuda, intenta a cavalcare a mo' di amazzone infoiata un
fortunato sdraiato su un divano. la figura è la franci e la prima cosa
che penso è che le tette sono davvero rifatte: non si muovono quasi,
nonostante il suo corpo sembri in preda al fuoco di sant'antonio.
rifatte, si, ma rifatte bene, cazzo... il video continua con qualità
decisamente scarsa, ma sufficiente a far capire quanto assatanata
fosse la franci in quell'occasione e quanto fortunato il proprietario
del cazzo che sei si stava infilando dovunque. il filmato dura solo
cinque o sei minuti che a me paiono cinque o sei secondi. mi si spegne
davanti agli occhi dopo un comando del suo pollice. rialzando la testa
verso di lei percepisco di essermi eccitato: ho il cazzo duro che mi
da fastidio nei pantaloni. lei mi sorride:
-ti è piaciuto, vero?-
-un vero stronzo a mettere in giro sta roba-
-vero?- dice spostandosi verso destra dentro ad un androne di un
vecchio palazzo -vieni- mi dice trascinandomi all'interno. dentro è
buio, ma quando i miei occhi si abituano, poco dopo che il portone di
legno si è chiuso, penso a come abbia fatto ad aprire la porta. abita
forse qui? non riesco a rispondermi perché sento la sua lingua che si
infila nelle mie labbra.
-quando riguardo questo video mi tornano sempre certe voglie- mi
dice... -luca sarà stato anche stronzo, ma scopava divinamente...
fammi vedere tu cosa sai fare...-
sono sbalordito, stupito, e quasi la situazione e quell' assalto che
ho subito mi bloccano. ma la parte maschile del mio cervello, quella
che ragiona col testosterone mi fa agire. non mi faccio pregare e la
bacio anche io, nonostante il luogo insolito e il rischio che uscisse
qualcuno dal palazzo.
la sua lingua continua ad esplorare la mia bocca e le sue mani
spingono il mio bacino verso il suo.
sono completamente eccitato, adesso, e le infilo una mano sotto la
maglietta. il reggiseno regge quello che non ha bisogno di essere
retto: le sue tette sono talmente grandi e dure che fatico quasi a
saziarmi di loro. le sollevo il reggiseno e la maglietta e finalmente
le vedo. due grandi tette belle, rotonde, davvero ben fatte. ci infilo
dentro la testa che lei mi tiene dalla nuca e le lecco tutto quello
che c'è da leccare. con una mano intanto mi do da fare alzandole la
gonna e infilandola sotto le mutande, più minimal della sua borsetta.
intuisco che indossa un tanga perchè il culo è subito alla mia
portata. la sua pelle è fresca e la sua carne soda. metto anche
l'altra mano sull' altra natica spingendo il suo bacino contro il mio
cazzo che sta scoppiando, ormai, nei jeans, cercando di non smettere
di leccarle i capezzoli. lei ha la testa rivolta indietro, coi capelli
che cadono lisci e morbidi lungo la schiena. percepisco chiaramente le
sue mani sui miei jeans che trafficano con i bottoni e la cintura. non
ci mette molto a liberarmi il cazzo da pantaloni e boxer ma a me quel
tempo appare eterno. poi... finalmente libero. la sua mano lo prende con
dolcezza e lentamente tira giù la pelle. piano, piano. adoro quel
momento. mi è sempre piaciuto quando la mia partner mi prende il cazzo
in mano, appena fuori dai legami del tessuto, e me lo scappella. è un
primo piacere che sento, molto intenso, seppur breve. è un inizio,
come un antipasto buonissimo che lascia preludere ad un pranzo
luculliano. e per godermelo fino in fondo mi immobilizzo con le mai
sul suo culo e la lingua sul suo capezzolo, durissimo anche lui. la
franci mi scappella lentamente. il piacere che sento mi fa già venir
voglia di venire, ma è troppo presto e il movimento troppo breve. una
domanda mi si affaccia nel cervello: "come farà a sapere che mi piace
tanto". non ho risposta, ovviamente, ne mi soffermo a cercarla, in
quella situazione. i movimenti riprendono e le mie mani lasciano le
sue chiappe per spostarsi dove il tanga copre di più. la sua figa mi
pare già umida e solleticarla con le dita di da un piacere profondo.
lei adesso ansima e un grido strozzato le esce più dalla gola che
dalla bocca quando le infilo un dito dentro. lei ha sempre il mio
cazzo in mano, ma ora la sua mano è ferma, gli occhi chiusi, le tette
scoperte sono un invito, e il suo bacino si muove lentamente
fregandosi le grandi labbra, o forse la clitoride, sulla parte della
mia mano che è ancora fuori dalla sua figa. il suo movimento si fa più
veloce, i suoi mugugni più frequenti... poi d'improvviso si allontana,
togliendosi in dito dalla figa. riapre gli occhi e mi fissa piena di
arrapamento.
-adesso mi scopi- mi sussurra. non è una domanda. non è un invito. non
è una terza persona in segno di rispetto. è un comando. si gira con la
faccia contro il muro, offrendomi il suo culo tondo.
mi metto alle sue spalle e lei si inarca leggermente all' indietro per
agevolare l'entrata, per offrirmi la figa. non ho mai scopato in
piedi. all' inizio è scomodo. il cazzo non entra, sembra non trovare
il buco giusto. lei lo aiuta prendendolo con una mano e indirizzandolo
verso la figa. la posizione delle mie gambe è faticosa, ma il contatto
del cazzo con la fica della franci mi fa dimenticare il dolore che
sento e i quadricipiti che bruciano. la sto scopando da dietro. sto
scopando la franci che geme e mugugna di piacere, con le sue tettone
tra le mani. la scopo con violenza con colpi forti del bacino.
percepisco chiaramente il mio picare ogni volta che il cazzo entra
dentro di lei. lei accompagna ogni movimento con uno spostarsi avanti
e indietro col culo, con la figa. sto godendo. scopare la franci in
quella posizione è una favola. tutto l'eccitamento è amplificato
all'ennesima potenza dal posto, dalla situazione, dalla clandestinità
della cosa. stringo le sue tette tra le mani, una per mano, ma sono
talmente grosse e turgide che non riesco a tenerle come vorrei. godo
con violenza, non più di altre volte, ma in modo diverso. godo per le
sensazioni che il cazzo che sfrega sulla sua figa mi restituisce. godo
per la posizione in cui vedo tutto il suo curo perfetto. godo per il
fatto che ha le tette talmente grosse... godo perchè la sento godere,
godo perché percepisco la sua figa che sborodola umori caldi che mi
colano sulle palle. e forse è proprio la percezione netta di
quest'ultimo fatto che mi fa venire. ho l'orgasmo che mi parte dalle
palle che si contraggono, le sento. e sento il piacere che mi monta
dal basso quasi doloroso, quasi a voler scoppiare, come in effetti fa,
un secondo dopo. il ritmo del cazzo che entra ed esce ora è
all'unisono con lo sperma che sale dalle palle e sento entrare in lei.
una prima spinta forte, poi una seconda, accompagnata dal movimento
secco del mio bacino. una terza, che sembra più lieve mentre lo tiro
fuori appena appena, ma poi subito un quarto fiotto di sperma
inaspettatamente mi spinge ancora a infilare dentro il cazzo forte.
poi tutto svanisce... la quinta volta che sento lo sperma uscire il
piacere è quasi scemato del tutto, e il mio movimento è lento, senza
più forza, ormai, quasi svuotato. mi fermo quando tutto è ancora
dentro. lei si volta e con quel movimento semi-rotatorio si sfila il
cazzo dalla figa. mi sta sorridendo. io sono stremato, non tanto per
l'attività fisica (ho 38 anni, va bene... ma sono ancora discretamente
in forma...) quanto per il dolore alle gambe dato dalla posizione
innaturale che avevo. le restituisco il sorriso. non so se sia venuta
o meno, e forse nemmeno mi importa. si riassesta i vestiti in un
attimo e quando è ricomposta mi sussurra: -scopare con te era una
voglia che volevo togliermi da tanto. non è stato granchè, ma ho
apprezzato l'impegno- e se ne va. mi lascia li con la bocca aperta, i
pantaloni alle caviglie, e il cazzo che si sta rammollendo. e la bocca
aperta in una posa attonita, mista tra stupore, vergogna e imbarazzo.
. -
dargheon.
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Questo è molto bello . -
sperandeo.
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è vero . -
.
veramente bello .